Gli amici: giustizia per Luca e Matteo
Il giallo del lunotto rotto, oggi interrogatorio

«Vogliamo giustizia» ha postato uno dei due testimoni su Facebook, con l’immagine di Luca sotto il post. Agli inquirenti «abbiamo detto tutto» dicono i due amici, testimoni oculari dell’assurda tragedia di Azzano che è costata la vita a Luca Carissimi e Matteo Ferrari.

I due ragazzi erano con Luca e Matteo, dentro il locale quando è nato il primo litigio per il presunto «apprezzamento» alla fidanzata di Matteo Scapin. Sono con loro quando i due amici sono usciti nel parcheggio ed è continuata la lite con Scapin prima che la Vespa e la Mini Cooper partissero. Sono i primi ad arrivare quando vedono Luca e Matteo riversi a terra. Agli inquirenti che li hanno sentiti come testimoni hanno raccontato cosa hanno visto, compreso il fatto che nessuno di loro, nè gli amici, nè loro stessi, avrebbe infranto il fatidico lunotto posteriore della Mini, forse il fattore scatenante della reazione di Scapin. Ma allora chi lo avrebbe rotto, dove e quando?

La versione sarebbe in netto contrasto con quella fornita dalla fidanzata di Scapin, secondo la quale il lunotto sarebbe stato rotto dai ragazzi. In attesa dell’autopsia e della perizia cinematica la dinamica dell’impatto è uno dei punti su cui Scapin potrà fornire la propria versione dei fatti nell’interrogatorio di convalida di mercoledì, se deciderà di rispondere alle domande del gip Vito Di Vita. Il pm Raffaella Latorraca gli contesta il duplice omicidio volontario. In carcere, Scapin ha ricevuto la visita dei suoi legali Riccardo Tropea e Anna Marinella che per il momento preferiscono non rilasciare dichiarazioni.

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