Il liceo «Sarpi» si rinnova, arriva l’indirizzo Giuridico: debutto il 9 ottobre

Il progetto, fermato dal Covid, riguarda gli studenti del terzo e quarto anno. Le lezioni, al via sabato 9 ottobre, tenute da avvocati e magistrati.

Dopo l’indirizzo Biomedico arriva al liceo classico Sarpi quello Giuridico. Il progetto, pronto per essere avviato a settembre dello scorso anno, ma slittato a causa della pandemia, vedrà il suo debutto sabato 9 ottobre con la prima lezione tenuta dall’avvocato Rino Gibilaro. Nato dopo l’esperienza, più che positiva messa a segno dall’indirizzo Biomedico, questa nuova curvatura di studi consentirà agli studenti che, dopo il diploma vogliono iscriversi a facoltà giuridiche, di arrivarci più consapevoli di quello che sarà il percorso universitario scelto. «Una fetta consistente dei nostri studenti - fa notare il vicepreside e referente del progetto, Arturo Moretti - arrivata al termine degli studi si indirizza verso facoltà che rientrano nell’ambito giuridico o delle scienze politiche. Non è una novità, ma quest’anno la percentuale ha superato il 32%. Non poca cosa. Da qui è nata la riflessione che ci ha portato a pensare di dare vita a un indirizzo Giuridico, così come abbiamo fatto per quello Biomedico. È vero – sottolinea il vicepreside - che in questo caso non c’è un test d’ingresso nazionale, ma è altrettanto vero che nella stragrande maggioranza dei nostri licei non c’è un insegnamento di materie giuridico-economiche, e le facoltà economiche sono un altro 6% delle scelte dei nostri maturandi».

Così la scuola decide di prendere contatti con l’Ordine degli avvocati di Bergamo. Detto fatto. L’idea viene esposta al presidente del consiglio dell’ordine, avvocato Francesca Pierantoni che accoglie subito l’idea con entusiasmo. Avere studenti di giurisprudenza che arrivano già con una preparazione di base all’università non può che tradursi in scelte più consapevoli al momento dell’orientamento e, in ultima analisi, in professionisti magari ancor più preparati. «Tutto era pronto per partire a settembre 2020 – ricorda Moretti –. Peccato che nel frattempo ci siamo ritrovati nel bel mezzo di una terribile pandemia, che proprio a Bergamo ha avuto il suo più drammatico epicentro. Un anno dopo, anche se la pandemia non è ancora finita, abbiamo deciso di confidare nei vaccini e di prendere tutte le precauzioni possibili, dal distanziamento di due metri alle mascherine FFP2. Una volta partito davvero il progetto c’è stato un vero e proprio boom di richieste». La finalità di questo nuovo indirizzo è duplice, da un lato orientativa, per permettere allo studente di capire se quel percorso di studi è davvero adatto a lui, dall’altro formativa, per fornire allo studente una prima formazione di base, offerta da esperti qualificati, nel campo del diritto. Le lezioni spaziano nei diversi campi del diritto, da quello civile a quello penale, con qualche incursione nel campo del diritto costituzionale e di quello internazionale. Per il quarto anno in programma anche l’introdurre di qualche elemento di economia politica. «Il progetto non è rivolto a una specifica classe – precisa Moretti - ma i partecipanti provengono da tutte le classi terze, e il prossimo anno quarto, del liceo, su base volontaria. C’è il numero chiuso, qualcuno resterà fuori purtroppo». L’indirizzo giuridico prevede un percorso didattico biennale, rivolto agli studenti del terzo e del quarto anno. Per ogni annualità sono previste 30 ore, sei delle quali destinate ad attività di stage. Le lezioni sono tenute da avvocati, e da un magistrato, individuati dal consiglio dell’ordine di Bergamo e si svolgono al sabato, al termine delle lezioni ordinarie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA