Il pass disabili non basta: multata
L’associazione:«Oltre al danno, la beffa»

Auto in sosta davanti al cinema, la disabile spiega: «Era mio diritto lasciarla lì, farò ricorso anche per i malati che rappresento». L’assessore Zenoni: in città 900 stalli per disabili, più della media.

«Oltre il danno, la beffa» tuona la presidentessa dell’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) di Bergamo, Iride Felini. Multata per aver parcheggiato l’auto – con il pass per i disabili in bella vista – dove non avrebbe dovuto, secondo un solerte agente della polizia locale. Una contravvenzione da 59 euro e 90 centesimi per sosta sul marciapiede, in via Tasso 55. «Ma lì non c’è il marciapiede – protesta la presidentessa – e nemmeno un passo carrabile. L’auto non dava fastidio a nessuno. La multa è assolutamente ingiusta».

Sabato sera la signora è uscita di casa in automobile per raggiungere il cinema Capitol. «Esco di rado, da quando ho accettato la presidenza dell’Aism provinciale tutto il mio tempo libero lo dedico all’associazione, ma quella sera ho deciso di regalarmi un film – racconta –. Pioveva a dirotto e i parcheggi per disabili nei paraggi del cinema erano tutti occupati. Non un posto libero, nemmeno tra le strisce blu. Io ho difficoltà a camminare, a causa della patologia di cui soffro da più di vent’anni, e non posso fare tratti troppo lunghi a piedi. Ma so bene che questo non mi autorizza a calpestare i diritti altrui, così ho parcheggiato dove ero sicura di non intralciare il traffico, né impedire il passaggio dei pedoni, nello spazio tra le aiuole lungo la via».

All’uscita dal cinema, la sorpresa: la multa sul parabrezza. «Le mie amiche si sono offerte di dare il loro contributo per pagare la contravvenzione – dice Iride Felini – ma il punto non è questo. I disabili hanno diritto a un posto auto, e i parcheggi per noi a Bergamo non sono così tanti, oltre al fatto che spesso sono occupati da macchine senza il pass. Se penso che mi sono fatta lo scrupolo di non chiedere il pass pur avendone diritto, ho tenuto duro sino a qualche anno fa, e ora vengo pure sanzionata, mi viene voglia di fare ricorso solo per una questione di principio». Nonostante il ricorso rischi di venire a costare più della multa, motivo per cui molti rinunciano e mettono mano al portafoglio.

Non commenta il caso specifico («un atto di rispetto nei confronti del cittadino e della polizia locale») ma risponde con le cifre l’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni. «In città ci sono 900 stalli per disabili su 30 mila posti auto complessivi, ben al di sopra del rapporto di uno ogni cinquanta stabilito dalla legge – spiega l'assessore –. Considerato, poi, che sono concentrati nelle aree centrali della città, qui la media sale a uno stallo per disabili ogni 25 posti auto, il doppio di quanto previsto dalla legge».

© RIPRODUZIONE RISERVATA