Cronaca / Bergamo Città
Domenica 13 Marzo 2016
La matematica? Un gioco da ragazzi
In 400 si sono sfidati al Sant’Alessandro
Via le calcolatrici, sui banchi solo logica e creatività. È questo lo spirito dei Campionati internazionali di Giochi matematici, in scena sabato con le semifinali bergamasche al Collegio vescovile Sant’Alessandro.
Quasi 400 i partecipanti, distribuiti su 4 piani dell’istituto: presenti tutte le fasce d’età, perché i giochi non sono rivolti solo agli studenti, ma sono aperti a chiunque voglia cimentarsi nella sfida, dalla prima media in poi. Le categorie previste sono 5: le prime 4 scandiscono il percorso di studi dei ragazzi, mentre la quinta, denominata Grande pubblico, è dedicata agli adulti, dal terzo anno d’università in poi. E così per qualche ora tra i banchi di scuola si crea un caleidoscopio di età e di menti: dai piccoli geni alle prime armi, agli appassionati che hanno già terminato gli studi, fino alle famiglie che partecipano per divertirsi.
«Questi giochi permettono di confrontarsi in maniera ludica e creativa con la matematica – racconta Emanuela Prange, docente presso la scuola secondaria di I grado di Cenate Sotto –: è il modo perfetto per non farla ritenere poco divertente. Bisognerebbe trarre ispirazione da questa competizione per rinnovare la didattica». Le menti più sveglie risolvono in fretta i quesiti proposti e lasciano sorridenti le aule della prova, mentre genitori e amici aspettano pazienti chi sta ancora sudando sulle domande. I migliori di ogni categoria accederanno alle finali nazionali, che si terranno il 14 maggio a Milano presso l’Università Bocconi, e chissà che qualcuno non si qualifichi per la finalissima, in programma a fine agosto a Parigi. Problemi curiosi e arguti hanno regalato un pomeriggio di divertimento ai partecipanti: tra di essi potrebbe anche nascondersi un piccolo genio in erba. D’altronde si dice che un’intera sezione della biblioteca di Albert Einstein fosse dedicata ai giochi e agli indovinelli matematici.
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