«La mia vita stravolta dai nubifragi»
Ecco come si vive in trincea a Loreto

«La mia vita è stata stravolta in quella terribile sera del 26 giugno, quando il nubifragio ha distrutto tutto ciò che conservavamo in garage e cantina».

È la drammatica testimonianza di Laura Capelli, residente in via della Colombaia a Loreto, uno dei quartieri più colpiti dalle ondate di maltempo che si sono abbattute negli ultimi mesi sulla città e sull’hinterland. Laura vive a pochi passi da via Borgo Canale e piazza Varsavia con la madre e una sorella, e da giugno deve fare i conti con la paura: «Tutto è cominciato a fine giugno, con il primo nubifragio - racconta -. In poco meno di 20 minuti un fiume in piena è entrato nei garage e nelle cantine, inondandoli con 1 metro e 60 centimetri di acqua mista a fango. Ha gravemente danneggiato tre auto, che abbiamo dovuto far demolire, quattro impianti di condizionamento, l’ascensore e tantissimi effetti personali della nostra famiglia, come vecchi bauli che contenevano i ricordi più cari e alcuni quadri che conservavamo con cura. Sembrava un incubo».

I danni per questo primo episodio sono stati ingenti, ma la vera batosta è arrivata a fine luglio: «Per il primo nubifragio abbiamo avuto decine di migliaia di euro di danni. Ma la situazione è precipitata il 31 luglio, quando circa 1 metro e 20 centimetri di acqua ha occupato nuovamente i locali. Ero terrorizzata perché vedevo l’incubo ripetersi e nel giro di un quarto d’ora ci siamo ritrovate nelle stesse condizioni. Questa volta siamo state soccorse dai vigili del fuoco». In via della Colombaia si vedono ancora oggi i sacchi di sabbia che i cittadini hanno posizionato fuori dai cancelli per deviare l’acqua in caso di maltempo. «Non posso continuare a vivere così solo perché abbiamo una roggia vicino a casa (la Roggia Curna, ndr) che non regge la portata d’acqua».


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