Lady Smile e la rete degli scambi di favori
«Dai più lavoro alla moglie del primario»

Le intercettazioni tra i due imprenditori bergamaschi rivelano la strategia: a chi li favoriva non solo guadagni diretti, ma anche benefici per i familiari. Venerdì interrogato l’imprenditore, martedì tocca al commercialista Marchetti.

Ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Bianca Maria Bianchi Giuseppe «Nuccio» Nachiero, l’imprenditore bergamasco di Ponte San Pietro finito in carcere in seguito allo scandalo delle tangenti nella sanità nel settore odontoiatrico e ortodontico. Membro del consiglio di amministrazione della Elledent di Almenno San Bartolomeo, facente capo a quella che gli inquirenti ritengono il vertice dell’organizzazione (altre 21, oltre a loro le persone coinvolte), «Lady Smile» Paola Canegrati, e difeso dall’avvocato Emilio Gueli, l’imprenditore venerdì 19 febbraio in carcere è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia. L’imprenditore ha parlato a lungo al giudice e ha «fornito spiegazioni punto su punto, rispondendo alle contestazioni che gli sono state mosse». In particolare, dicono indiscrezioni, avrebbe «chiarito» la propria posizione: tanto che il difensore ha già avanzato richiesta di modifica della misura cautelare del carcere.

Nachiero, secondo gli inquirenti coordinati dal pm monzese Paola Massenz, sarebbe stato un collaboratore della principale indagata, oltre che prima presidente e poi consigliere del Cda della società Elledent srl, alle cui spalle ci sarebbe la regia della stessa Canegrati. Con lei Nachiero avrebbe partecipato in particolare alla corruzione dell’allora primario di Stomatologia del Policlinico di Milano Giorgio Alessandrì, per forniture di materiale odontoiatrico: sarebbe stato proprio Nachiero a gestire tra l’altro una buona parte dei rapporti col dirigente medico, tenendo informata passo passo la Canegrati. Proprio per mantenere buoni i rapporti col primario, Nachiero avrebbe anche raccomandato alla Canegrati di dare più lavoro alla moglie di Alessandrì, Elisa Baldisseri, inserita in una delle sue società; in questo senso in una intercettazione tra lui e la Canegrati datata 7 novembre del 2014 si legge: «Ciao Paola, quando puoi convochi la dottoressa Baldisserri per farla lavorare di più? Oltre all’ortodonzia sa fare molto bene la protesi mobile per esempio (puoi chiedere a Schiavolin), ti ricordo che dall’altra parte ci stanno dando una grossa mano... Grazie...». Si tratta di un elemento che, per gli inquirenti, conferma proprio il coinvolgimento di Nachiero nella vicenda in questione, e sottolinea anche il modus operandi: oltre a garantire in alcuni casi guadagni diretti, in altri come questo l’organizzazione garantiva lavoro e guadagni al coniuge.

© RIPRODUZIONE RISERVATA