Latte, migliaia di allevatori alla protesta
Il ministro Martina: «Atti concreti subito»

Migliaia di allevatori della Coldiretti - circa 200 i bergamaschi - con mucche e trattori dalle prime ore del giorno si sono mobilitati per la «guerra del latte» per difendere dal crollo dei prezzi il lavoro, gli animali, le stalle, i prati ed i pascoli custoditi da generazioni. Gli allevatori - informa Coldiretti - a Ospedaletto Lodigiano (Lodi), a meno di un chilometro dall’uscita «Casalpusterlengo» dell’autostrada A1, hanno preso d’assedio il centro di distribuzione dei prodotti della multinazionale del latte francese Lactalis.

Il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina li ha incontrati e ha sottolineato la necessità di intervenire perché - ha detto - «c’è disperazione». «Spero che - ha detto il ministro - l’industria lattiera si renda conto che il livello di esasperazione in giro è tanto, serve un atto concreto, soprattutto sul prezzo».

«Bisogna pagare - ha detto il ministro che incontrerà martedì Assolatte - il giusto prezzo del latte agli allevatori, perché così non si può andare avanti. La situazione è esasperata ed è tempo di assumersi responsabilità all’altezza del valore della filiera agroalimentare italiana».

Servono «atti concreti - sottolinea il ministro Maurizio Martina in una nota - per questo martedì incontrerò a Milano i rappresentanti di Assolatte. Il governo sta facendo tutto il possibile per tutelare i 35 mila allevatori italiani con misure mai viste nel nostro paese». Con la legge di stabilità, spiega, «abbiamo cancellato Irap e Imu sui terreni delle imprese agricole e aumentato la compensazione Iva fino al 10% proprio per i produttori di latte. Stiamo parlando di interventi che nel complesso valgono 630 milioni di euro per chi vive di agricoltura e allevamento. Oggi abbiamo firmato il decreto attuativo del Fondo latte che attiva 55 milioni di euro per intervenire a sostegno della liquidità, per la ristrutturazione del debito e per gli investimenti delle imprese. Con il decreto 51 di luglio abbiamo introdotto norme per contrastare le pratiche sleali, con contratti scritti e annuali, che tengano conto anche dei costi medi di produzione nella formazione del prezzo».

Ora, conclude il ministro, «le regole ci sono e vanno rispettate. Il governo la sua parte la sta facendo. Chiedo con forza all’industria lattiera di aiutare subito l’intera filiera. Nelle prossime ore devono arrivare risposte concrete e utili».

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