Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 25 Luglio 2022
Lombardia, piano d’azione in tre scenari per le vaccinazioni anti Covid
Il piano regionale Centri vaccinali, aziende ospedaliere e Ats, medici di base e farmacie pronte ad attivarsi entro 15 giorni nel caso in cui ci si trovasse di fronte a una nuova fase emergenziale. Ecco l’elenco dei centri attivi a Bergamo.
La Giunta della Regione Lombardia ha approvato il «Piano operativo regionale di emergenza vaccinazioni Covid-19». Lo comunicano il presidente Attilio Fontana e la vicepresidente con delega al Welfare Letizia Moratti al termine della seduta di lunedì 25 luglio. «Alla luce dell’esperienza maturata nel corso del 2021-2022, il Gruppo di coordinamento vaccinazioni anti Covid-19 - con il dottor Guido Bertolaso, consulente del presidente, che prosegue la sua attività nel ruolo di coordinatore della campagna vaccinale per la Lombardia - ha ritenuto opportuno elaborare, in collaborazione con le Ats, un Piano operativo di emergenza contenente la programmazione dell’offerta vaccinale da attuare in caso di recrudescenza pandemica». L’obiettivo del piano è definire un’organizzazione regionale tempestiva, in caso di ripresa della campagna vaccinale massiva, che sappia garantire, dopo la fase attuale (Scenario 1), una sufficiente capacità vaccinale in relazione a due diversi scenari.
Gli scenari e la risposta
Scenario 2: le Ats, in collaborazione con le Asst, su input della Direzione generale Welfare, si organizzano - entro 7 giorni - per garantire fino a 35.000 vaccinazioni/die sul territorio regionale.
Scenario 3: le Ats in collaborazione con le Asst attivano - entro 15 giorni dall’input della Direzione generale welfare qualora il passaggio avvenga dallo scenario attuale / 7 giorni se l’attivazione avviene dallo Scenario 2 - su input della Direzione generale welfare, un numero di centri vaccinali idonei a sostenere un’attività di somministrazione di massa che permetta di raggiungere le 60.000 vaccinazioni/die.
La capacità vaccinale pari a 35.000 e 60.000 rappresenta il livello massimo di somministrazioni erogabili in relazione ai tempi di attivazione (7 giorni e 15 giorni) e di reclutamento del personale da parte dei centri vaccinali, così come emerso durante le precedenti fasi della Campagna vaccinale massiva.
L’impegno di medici di base e farmacie
Lo scenario 2 prevede l’attivazione di 70 centri vaccinali (di cui 21 massivi), 10 centri vaccinali gestiti da Medici di medicina generale e 453 farmacie. Lo scenario 3 prevede l’attivazione di 86 centri vaccinali (di cui 37 massivi), 10 centri vaccinali gestiti da Medici di medicina generale e 453 farmacie.
Entrambi gli scenari anticipano il modello organizzativo misto per la somministrazione dei vaccini, richiesto recentemente dall’Unità per il completamento della campagna vaccinale, prevedendo, inoltre, una distruzione dei centri di somministrazione che tiene conto delle caratteristiche orografiche, demografiche e di viabilità dei singoli territori. Prosegue, intanto, in tutta la Regione il lavoro di sensibilizzazione nei confronti delle farmacie al fine di garantire la massima capillarità in ciascun territorio.
Azioni di sistema e coordinamento regionale
Il presidente e la vicepresidente della Regione hanno evidenziato che, così come già fatto nel corso della fase emergenziale di picco della campagna vaccinale, saranno attuate azioni di sistema in grado di garantire omogeneità di intervento sui singoli territori delle Ats, pur nel rispetto delle peculiarità dei diversi territori. A tal fine tutta l’attività sarà coordinata, a livello regionale, dal Gruppo di coordinamento che garantirà anche l’omogeneità di intervento su tutti i territori delle Ats.
In particolare, il Gruppo di coordinamento guidato dalla Direzione generale welfare assicurerà:
- il monitoraggio costante della realizzazione delle attività a livello locale;
- il rispetto delle tempistiche di attivazione delle azioni in relazione alla modifica di scenario;
- che tutte le Ats e Asst mettano a disposizione le figure professionali (medici, infermieri, personale amministrativo) in grado di garantire il numero di somministrazioni previste nei differenti scenari;
- l’eventuale attivazione di Areu, qualora necessaria, come supporto alla campagna vaccinale.
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