Manovra, spunta nuova norma «Airbnb»
A Bergamo boom di affitti brevi - Mappa

Una regolamentazione era necessaria, come richiesto a gran voce da albergatori e anche da amministrazioni comunali. È arrivata con la manovra del governo: Airbnb, il sito che consente di mettere in affitto la propria casa con estrema facilità, dovrà sottostare ad alcune regole.

La commissione Finanze della Camera ha approvato un emendamento del Pd alla manovra, che andrà ora sottoposto alla commissione Bilancio, che prevede la cedolare secca al 21% per questo tipo di attività, l’istituzione di un apposito registro all’Agenzia delle Entrate e una clausola antievasione, con la responsabilità «in solido» sul pagamento delle tasse da parte del privato e dell’intermediario. Il fenomeno è letteralmente esploso negli ultimi, in tutta Italia e anche a Bergamo dove sempre più proprietari di casa hanno trovato in Airbnb un modo per sfruttare gli immobili sfitti. Regione Lombardia da oltre un anno ha approvato la nuova legge che fissa una serie di paletti per chi affitta. A distanza di 12 mesi però le norme effettive non sono ancora entrate in vigore e nel frattempo il mercato è esploso.

LA MAPPA

Nella sola città di Bergamo si contano 517 annunci pubblicati su Airbnb (dati a maggio 2016). Di questi solo circa un centinaio figurano nell’elenco delle 455 strutture extra alberghiere che hanno presentato la Scia (segnalazione certificata inizio attività) al Comune di Bergamo. E solo 55 riportano, all’interno dell’annuncio, l’indicazione della tassa di soggiorno di 2 euro a ospite. Secondo le indicazioni del portale, invece, questo ultimo requisito dovrebbe essere obbligatorio per tutti.

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