Nuova vita al Castello di San Vigilio
«Diventi un centro di convegni e eventi»

La proposta dell’Associazione Città Alta e Colli che ha ricevuto l’ok del Comune ma ci sono diversi problemi da risolvere.

Ora che il riconoscimento Unsco è arrivato per le Mura di Bergamo, si pensa ad un rilancio anche per San Vigilio e il suo castello . Un percorso la cui spinta arriva non calata dall’alto ma «dal basso» e in particolare dall’Associazione Città Alta e Colli. Che nei giorni scorsi ha incontrato l’assessore alla Riqualificazione Urbana e Patrimonio, Francesco Valesini, per discutere del futuro del sito, legato alle fortificazioni veneziane (collegato al Forte di San Marco con un passaggio sotterraneo scoperto solo negli anni Ottanta dal gruppo speleologico «Le Nottole»), ma parte a sé stante.

In ciò che resta del castello, insediamento ricco di storia, con tracce medievali e seicentesche, l’Associazione propone di aprire un centro aperto alla città, dove ospitare convegni, eventi teatrali e musicali. O ancora dove approfondire lo studio del sistema difensivo di Bergamo, di cui il castello è parte. L’obiettivo è infatti coinvolgere nel progetto l’esperienza maturata negli scorsi anni dall’architetto Fulvio Valsecchi, che ha fatto del castello uno spazio di studio e analisi per gli studenti dell’Università di Parigi. Questa settimana ci sarà un incontro tra l’Associazione Città Alta e Colli, l’architetto Valsecchi e il Circolo Pd di Bergamo Alta, altra realtà che ha manifestato al Comune di Bergamo la volontà di dare un contributo.

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