Primo giorno della ricetta elettronica
Ecco cosa cambia per pazienti e medici

La ricetta elettronica è realtà. Il vecchio foglio bianco e rosso consegnato dal medico alla fine della visita va in soffitta, sostituito dalla tecnologia. Per prescrivere i farmaci infatti il dottore ora dovrà collegarsi a un sistema informatico in cui inserirà i dati del paziente e questa prescrizione sarà visibile in tutte le farmacie d’Italia.

In Italia però siamo sempre un po’ restii al cambiamento, quindi l’entrata in vigore del nuovo sistema senza carta non sarà immediata. Fino al 2017 infatti il paziente riceverà un foglietto che dovrà essere presentato al farmacista per evitare disguidi e complicazioni. La ricetta elettronica infatti vale in tutte le farmacie del territorio nazionale quindi i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza pagando il ticket vigente nella Regione di provenienza o applicando il sistema di esenzione previsto.

Non tutti sono convinti del nuovo metodo: «Dietro i vantaggi della dematerializzazione si cela un rovescio della medaglia», avverte il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo. «Qualcuno ha confuso gli studi medici con quelli dei Caf, vista la mole di dati anagrafici, codici di esenzione dai ticket, adesso anche quelli di erogabilità e appropriatezza e quant’altro dovremo verificare».

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