Processo cancellato ad attivisti ecologisti
Sentenza impugnata per 2 bergamaschi

La procura di Torino ha impugnato la sentenza con cui lo scorso 23 marzo il tribunale ha di fatto cancellato il processo a tre attivisti dell’Elf, tra cui due bergamaschi, un’organizzazione ecologista radicale, accusati di reati di terrorismo.

I giudici di primo grado avevano sancito un «difetto di giurisdizione» perché gli imputati - Silvia Guerini, 32 anni, e Costantino Ragusa, 37, ambedue residenti in città, e il ticinese Luca Bernasconi - erano stati chiamati a rispondere del possesso dell’esplosivo da utilizzare per un attentato in Svizzera, ed erano già stati condannati dalla magistratura elvetica.

L’episodio risale al 2010, quando l’Elf - secondo quanto è stato ricostruito - voleva colpire il centro ricerche dell’Ibm di Ruschlikon, vicino a Zurigo. La procura di Torino ritiene che si possa procedere anche in Italia in quanto l’esplosivo era stato custodito in Valchiusella. «Di questi tentativi repressivi - si afferma in un blog legato al movimento - non c’è niente di che stupirsi. La giurisprudenza è costruita appositamente per reprimere contesti critici e di lotta verso questo sistema di sfruttamento. Per noi invece resta ben chiara la necessità di disfarsi di questo sistema ecocida con i suoi bracci armati chiamati scienza e ricerca».

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