Qualità vita, Bergamo scala la classifica
È sedicesima, 12 posizioni più avanti

Bergamo è in sedicesima posizione, 12 posizioni in più rispetto all’anno precedente

Come ogni anno arriva puntuale la classifica de Il Sole 24 Ore sulla Qualità della vita, un report dettagliato che scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione del benessere tramite 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree («Ricchezza e consumi», «Affari e lavoro», «Ambiente e servizi», «Demografia e società», «Giustizia e sicurezza», «Cultura e tempo libero»), riferiti all’ultimo anno appena trascorso.

Con una buona notizia: Bergamo è in sedicesima posizione, 12 posizioni in più rispetto all’anno precedente. Quali sono le città sul podio? Milano balza in avanti e si aggiudica il primo posto, seguita da Bolzano ed Aosta. Chiudono invece la classifica Taranto, Fogglia e - ultima - Vibo Valentia. È’ la quarta volta che compare sul fondo, circondata da numerose città del Sud. La città è penalizzata dalle performance legate alla giustizia, ai servizi e alle variabili reddituali. Ultima per durata media dei processi e pendenze ultra-triennali nei tribunali, registra anche una delle più basse spese medie degli enti locali per minori, disabili e anziani. In controtendenza i risultati della città sul fronte del turismo, con una permanenza media nelle strutture ricettive tra le più lunghe e un mercato molto accessibile per l’affitto di case.

Milano svetta quindi negli indicatori reddituali, di lavoro e per i servizi. Al primo posto per depositi in banca pro capite, celebra un buon tasso di occupazione e vince l’iCityrate 2018 come migliore smart city. Anche la cultura sale sul podio, con la spesa media dei milanesi al botteghino. Tra i punti deboli la sicurezza (scippi, borseggi e rapine) e l’indice di litigiosità nei tribunali. Al secondo ed al terzo posto si piazzano Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017, e Aosta, in discesa di una posizione dallo scorso anno.

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