Quest’ anno niente «estivi»
La movida? «Impensabile»

Niente aperitivo sulle Mura quest’ anno e niente pizza sotto gli alberi del Goisis. Almeno non nelle modalità a cui siamo abituati. Gli «estivi», grande classico dell’ estate dei bergamaschi, non si faranno.

Quest’ anno, la musica cambia. Il sindaco Giorgio Gori è chiaro: «Il tipo di aggregazione che abbiamo accompagnato negli scorsi anni non sarà possibile. Avevo il bando (per assegnare gli spazi, ndr) pronto sul tavolo, bastava la mia firma. Ma ho visto che piega stava prendendo la situazione e ho fermato tutto».

Lo scorso anno il Comune di Bergamo aveva autorizzato l’ apertura degli estivi anticipando addirittura al 1° maggio l’ inaugurazione dello spalto di Sant’ Agostino sulle Mura, per rispondere all’ alta richiesta di socialità all’ aperto, oltre che per allungare la «stagione» a favore degli imprenditori. Come da tradizione erano state messe a disposizione aree all’esterno del parco Goisis, alla Trucca e sulle Mura veneziane lo spalto di San Michele. Ma quelle sere d’ estate resteranno un ricordo fino a che l’ emergenza Covid non sarà passata.

Le regole cambiano e non solo per gli «estivi» concessi su suolo pubblico comunale. Anche la «movida» spontanea sarà disincentivata annuncia il sindaco. La priorità è garantire la sicurezza, anche tra i più giovani che possono essere veicolo del virus (già è scoppiata la polemica sui Navigli a Milano, presi d’ assalto allo scattare della fase 2): «Dovremo come prima cosa garantire la distanza fisica tra i cittadini e scoraggiare tutto ciò che comporta assembramento - avverte Gori -. Penso a quello che è stato Borgo Santa Caterina in questi anni, con migliaia di giovani uno attaccato all’altro: anche se fossero solo 50 non va bene, non è pensabile alle condizioni attuali». I giovani dovranno trovare alternative, imparando a vivere la socialità in modo diverso.

Anche solo il fatto di stare in fila alla cassa di un estivo e poi ancora ammassati davanti al bancone aspettando che il barman spilli la birra non è più uno scenario immaginabile: «Stiamo lavorando ad un modello completamente diverso dagli estivi, dove l’ accesso era libero - rimarca il sindaco -. I nuovi spazi di somministrazione avranno l’ accesso a numero chiuso, saranno su prenotazione, non possiamo permettere che si creino code, è un modello nuovo tutto da inventare».

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