Sabato la raccolta di San Martino
Ecco cosa è possibile donare

Quella di sabato sarà la giornata dedicata alla tradizionale raccolta di San Martino, un appuntamento che si ripete da oltre 40 anni.

L’iniziativa è tra i momenti importanti, promossi dalla diocesi, che aprono la Settimana dei Poveri, la seconda celebrata a livello mondiale per volontà di Papa Francesco. Per organizzare la raccolta 150 parrocchie e comunità sono mobilitate già da alcune settimane per fare conoscere le finalità e per promuovere la riflessione su quanto conti la cultura del riutilizzo di materiali ancora in buono stato.

Tante le novità per l’edizione 2018, la più significativa riguarda il fatto che gli oggetti donati da scarto diventano «risorsa per il territorio». «Cambia la destinazione di quanto ricavato dalla raccolta – aggiunge don Trussardi –. Le parrocchie possono presentare fino a tre progetti da un massimo di 5 mila euro ciascuno. Verranno così finanziati micro-progetti sociali e innovativi destinati alla lotta della povertà sul territorio delle singole comunità e presentati in Caritas e poi selezionati. L’obiettivo di Caritas diocesana è che ogni Cet (Centro ecclesiale territoriale) negli anni possa usufruire di questo contributo».

Altro cambiamento coinvolge la modalità di raccolta: le parrocchie non devono portare più i sacchi ai Centri raccolta, ma del ritiro se ne occupa Caritas diocesana, attraverso le cooperative incaricate. Sempre più puntuali le informazioni per organizzare la raccolta e l’invito ad utilizzare comunicazioni via mail. Tra i beni che si possono donare ci sono abiti, maglieria, biancheria per adulti e bambini, cappotti, coperte, tessuti di ogni genere, scarpe e borse; si tratta di materiali che non finiranno al macero, ma tutto verrà selezionato ed utilizzato al meglio.

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