Sarnico, quante storie fra Arti e mestieri
«Quelle mille lire che il Duce non pagò»

Su «L’Eco di Bergamo» in edicola oggi, sabato 18 maggio, gli oltre cent’anni di vita dell’istituto simbolo dell’avviamento al lavoro ricostruiti nelle 140 pagine del nuovo Quaderno della biblioteca di Giuseppe Bettera. Nel 1937 l’allora insegnante e direttore della scuola, Alfredo Malnati, ha scritto una lettera a Mussolini lamentandosi per non aver ricevuto il compenso pattuito per il suo lavoro, ossia mille lire.

Statistiche, testimonianze, aneddoti. Giuseppe Bettera racconta l’ex scuola Arti e mestieri di Sarnico: gli oltre cent’anni di vita dell’ istituto simbolo dell’avviamento al lavoro sono ricostruiti nelle 140 pagine del nuovo Quaderno della biblioteca, pronto a essere presentato, fresco di stampa, oggi, sabato 18 maggio.

Si scopre così che, contrariamente a quanto immaginato, la scuola fondata dalla società operaia nel 1903 non ha mai interrotto le lezioni durante il periodo della Prima guerra mondiale. Grazie alla ricerca di Bettera – storico consigliere comunale che quest’anno abbandona definitivamente la politica locale dopo 35 anni trascorsi in Municipio – si scopre anche un aneddoto alquanto curioso: sembra infatti che nel 1937 l’allora insegnante e direttore della scuola, Alfredo Malnati, abbia scritto una lettera a Benito Mussolini lamentandosi per non aver ricevuto il compenso pattuito per il suo lavoro, ossia mille lire. E a testimonianza della protesta al Duce c’è perfino la richiesta di spiegazioni che il prefetto di Bergamo dell’epoca inviò al podestà di Sarnico.

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