«Scalo merci, è stallo. Un fallimento»
Chimica, a rischio 5 mila posti di lavoro

«Continua a mancare la possibilità di rilocalizzare lo scalo merci. È un clamoroso fallimento per tutti». Il presidente Ercole Galizzi scandisce le parole in modo chiaro, una a una, dal palco del Teatro Donizetti, gremito di imprenditori per l’assemblea annuale di Confindustria Bergamo.

La vicenda dello scalo merci di Verdello è nota: il progetto si trascina da anni e oggi è fermo per l’opposizione del Comune di Levate preoccupato per il traffico di camion che aumenterebbe sul suo territorio. L’affondo di Galizzi arriva quasi a fine relazione e il messaggio, più per la Regione che per il Comune, è forte e chiaro. «È un investimento privato (di 7 milioni, Ndr) che non si riesce a realizzare, le cui conseguenze negative ricadranno su molti», prosegue.

E aggiunge: «Lancio un appello perché siamo in una situazione di stallo e ci sono altissimi rischi: alla fine dell’anno prossimo chiuderà lo scalo merci di Bergamo. Ci sono aziende chimiche che rischiano di chiudere perché non potranno ricevere le materie prime. È una situazione inaccettabile». Galizzi ha evitato di ripeterlo dal palco, ma i dati si conoscono: secondo i calcoli di Confindustria Bergamo, i posti a rischio sono 5 mila.

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