Scuola, nuovo vertice governo-Regioni
Fontana: autonomia è la soluzione

Nuovo incontro con il ministro Lucia Azzolina per definire come ripartirà la scuola a settembre.

«Sulla scuola il Governo mi lascia perplesso, non prende decisioni, non si assume le responsabilità costituzionali del compito, si limita nell’incertezza ad un confronto con le Regioni». Lo scrive il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sulla sua pagina Facebook e in una nota nella mattinata di giovedì 25 giugno.

«Ieri sera (mercoledì 24 ndr) - spiega Fontana - ho avuto l’ennesimo incontro in videoconferenza con il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e, oggi pomeriggio, ne avremo un altro per fare il punto sulle proposte avanzate dalle Regioni. Le linee guida presentate dal ministro qualche giorno fa non erano ricevibili e quindi, insieme agli altri governatori, abbiamo dato le nostre controproposte sperando che si concretizzi a livello centrale una linea programmatica risolutoria». «Non possiamo continuare a lasciare le famiglie, gli insegnanti e gli studenti nell’incertezza scolastica del domani - conclude Fontana - perché i danni al Paese sono irreparabili. L’autonomia, anche nel settore della scuola, è la soluzione» .

È solo una bozza, ma le indicazioni che contiene stanno preoccupando anche molti dirigenti bergamaschi che, dopo aver gestito la novità della didattica a distanza, ora sembrano investiti di ogni responsabilità relativa alla sicurezza negli edifici. Responsabilità che vanno molto oltre la gestione delle attività quotidiane e che prevedono una piena applicazione dell’autonomia scolastica. «Scaricare la patata bollente sui dirigenti scolastici, senza nuove risorse e attribuzioni - dice Antonello Giannelli, presidente di Associazione nazionale presidi in un’intervista a La Repubblica - dal punto di vista delle linee di principio rinvia a quella autonomia scolastica che in passato non ha funzionato».

«Nei prossimi giorni – dice Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio scolastico di Bergamo – vedremo se ci saranno modifiche. Condivido le preoccupazioni individuate dai dirigenti per il modello organizzativo che sembra essere contenuto nelle linee guida. Anche rispetto al coinvolgimento di altri soggetti con cui condividere modelli di scuola radicati nel territorio».

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