Sfuma il colpo della ladra «gentile»
«Insisteva, mi sono insospettita»

Si susseguono le segnalazioni di vittime di questa malvivente che si presenta in modo cortese a pensionate incontrate per la strada, riesce a sottrarre loro le chiavi, svaligia le relative abitazioni e poi – di qui l’aggettivo «gentile» – gliele fa riavere.

Dopo i tre casi di colpi messi a segno, il primo avvenuto mercoledì 20 settembre in via Sant’Antonino e gli altri due messi a segno martedì scorso, il 26 settembre, rispettivamente in via Broseta e in via Camozzi (tra gli 83 e gli 84 anni le età delle tre vittime), domenica 1° ottobre è emerso un quarto episodio, intermedio ai due dal punto di vista temporale, visto che risale a domenica scorsa, il 24 settembre, ma che ha avuto un esito differente.

La vittima, una pensionata di 84 anni, si è infatti insospettita e ha mandato via la ladra scoprendola mentre le frugava nella borsetta. «Mi sono accorta che aveva indosso questo grosso scialle nero – racconta la pensionata, che vive a Monterosso, teatro dell’accaduto – e grazie a questo capo d’abbigliamento muoveva liberamente le mani nascoste, infilandole nella mia borsetta. “Ma signorina, cosa fa?”, le ho chiesto. E lei: “Volevo vedere se la sua borsa aveva la fodera”. A quel punto l’ho invitata ad andarsene, dicendo che di lì a breve sarebbero arrivati dei miei conoscenti». L’episodio all’altezza della fermata dell’autobus vicino all’oratorio: erano le 8,30 e la pensionata aspettava il pullman della linea 3 per andare a Messa in Città Alta.

«Mi si è avvicinata questa signora, molto elegante e ben vestita, che ha cominciato a parlare di come fosse bello l’oratorio, decantandone valori e attività – racconta la pensionata –: io qui al quartiere le facce della gente del posto le ho tutte presenti e quella non l’avevo mai vista. Quando mi ha detto che sarebbe andata a Lourdes e che avrebbe voluto avere il mio indirizzo di casa per inviarmi una cartolina, beh, ho capito che c’era qualcosa di strano».

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