Si era tuffato nella fontana, poi il coma
Muore 4 anni dopo, la famiglia: ora verità

A fine dell’anno scolastico, era il 2014, si era tuffato con alcuni suoi compagni nella fontana di piazzale Alpini ma aveva battuto la testa gravemente rimanendo paralizzato. Una storia che in molti ricordano per la sua drammaticità.

Il ragazzo, poi, nell’ottobre dello stesso anno, mentre era ricoverato al centro di riabilitazione di Mozzo, finì in coma: qualcuno gli iniettò dell’insulina, e ancora oggi non ha un nome il responsabile. Ora la notizia che Abdelmajid Kassoudi è morto. Il decesso risale a una ventina di giorni fa ma si è diffusa solo mercoledì. Da tempo il ragazzo si trovava ricoverato alla casa di riposo Santa Maria Ausiliatrice, in via Gleno, in stato vegetativo.

La procura, ai tempi del coma, aprì un’inchiesta per tentato omicidio. A finire indagati furono proprio i genitori di Abdelmajid, Mohammed Kassoudi e sua moglie Zahra Azib, poi usciti del tutto indenni dalla vicenda.

Resta un dato inquietante: la consulenza medico legale aveva confermato che a ridurre in coma Abdelmajid era stata «l’estrema ipoglicemia da somministrazione da parte di terzi di preparato insulinico». Chi la praticò, è ancora un mistero e ora i genitori vogliono delle risposte.

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