«Smog, bambini e anziani a rischio»
Gli effetti dell’inquinamento sulla salute

L’aria è inquinata e i polmoni ne risentono. L’allarme è stato lanciato già da tempo e i dati lo confermano: l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente indica che in Italia, nel 2013, ci sono stati 90 mila morti a causa dell’inquinamento ambientale.

«L’inquinamento provoca effetti acuti e cronici: nel primo caso le sostanze irritanti causano problemi alle prime vie respiratorie fino ad arrivare alle bronchiti acute – spiega Giovanni Mosconi, tossicologo e direttore dell’Unità di Medicina del lavoro dell’ospedale Papa Giovanni XXIII –., nel secondo le bronchiti diventano croniche ma si può arrivare fino al tumore al polmone e alle leucemie. L’ossido di azoto, proveniente dai gas di scarico delle auto, ha un ruolo molto importante sulla mortalità immediata. Così come è provato l’effetto cancerogeno dei cosiddetti policiclici aromatici, idrocarburi che si liberano dai combustibili fossili, o dei metalli pesanti». Le categorie più a rischio sono tre: «I bambini, che non hanno ancora tutti gli organi completamente formati, gli anziani, che hanno le difese immunitarie più basse, le donne incinte che possono veicolare al feto queste sostanze, gli ammalati, i diabetici, gli asmatici, in generale tutti quelli che sono portatori di malattie cardiorespiratorie. Un campanello d’allarme, infatti, scatta quando al pronto soccorso vediamo arrivare tanti asmatici con problemi di mancanza di fiato».

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