Targhe alterne, i dati del primo giorno
Pm10 in discesa: da 96 a 57 in città

Chiaramente è un dato da prendere con le molle, perché ci sono da considerare anche le variabili meteo (come il vento) che possono aver contribuito a modificare il quadro dell’inquinamento, al di là della decisione di adottare le targhe alterne per ridurre le famigerate Pm10, però i dati diramati dall’Arpa e relativi a martedì 29 dicembre, quando a Bergamo hanno circolato soltanto le auto con targa dispari, sono abbastanza positivi.

Se lunedì 28 la centralina di via Garibaldi aveva segnalato una concentrazione nell’aria di 96 microgrammi per metrocubo di Pm10, ovvero quasi il doppio del valore limite di 50, martedì 29 il valore è sceso a 57, sempre oltre 50, ma si è abbassato circa del 40%. Diminuzione anche in via Meucci: era a 97 e si è ridotto a 52. Vedremo con i dati di domani, e relativi all’inquinamento di mercoledì 30, se la tendenza sarà confermata e si scenderà sotto i 50, ma non è proprio il caso di cantar vittoria. La battaglia contro lo smog sarà molto dura.

C’è comunque da rilevare che in provincia, dove non è stato adottato nessun provvedimento, le Pm10 martedì 29 si sono alzate a paragone con lunedì 28: a Dalmine da 77 a 79, a Filago centro da 62 a 82, Lallio da 63 a 79 e a Osio Sotto da 61 a 74.

C’è da rilevare che a Roma e Milano il blocco delle auto e le targhe alterne non sono state sufficienti per ridurre lo smog. Le centraline ieri avevano mostrato addirittura aumenti o stabilità delle polveri sottili PM10. Il governatore della Lombardia Roberto Maroni riconosce che i «blocchi estemporanei non servono» mentre ci vogliono 2 miliardi per misure strutturali per potenziare il trasporto pubblico locale e per incentivi per vietare nella regione veicoli inquinanti.

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