Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 15 Maggio 2017
Aggressione in circonvallazione
Il mendicante andrà in carcere
È stato convalidato l’arresto per il senegalese che venerdì ha tentato di ferire un poliziotto e poi ha ferito un’agente al sopracciglio, a Bergamo, nella zona della circonvallazione Mugazzone, tra Campagnola e Boccaleone, all’altezza della rotonda di via don Bosco.
L’uomo si trova ancora ricoverato in ospedale al Papa Giovanni di Bergamo a causa del colpo di pistola che lo ha raggiunto alla gamba, sparato dal poliziotto. Appena dimesso sarà trasferito in carcere a Bergamo, su disposizione del gip Ezia Maccora.
Le accuse nei suoi confronti sono di tentato omicidio (ha colpito al torace l’agente con un paio di forbici, per un caso fortuito le lame hanno colpito il cellulare che il poliziotto aveva nel taschino), tentate lesioni aggravate alla poliziotta ferita a un sopracciglio (se l’avesse presa un centimetro più in basso l’avrebbe accecata), resistenza a pubblico ufficiale e porto e uso abusivo di arma da taglio. L’uomo, difeso dall’avvocato d’ufficio Cinzia Pezzotta, ha parlato e ha detto che avrebbe colpito a caso per difendersi, confuso dallo spray al peperoncino che gli era stato spruzzato al volto dalla agenti della polizia locale.
K. S., 48 anni con cittadinanza italiana, è stato ferito a un polpaccio dopo quanto accaduto venerdì e ha una lunga serie di precedenti di polizia: è stato denunciato 15 volte solo dalla polizia locale per minacce e ingiurie, resistenza, danneggiamento aggravato. Quattro volte è stato denunciato per porto ingiustificato di coltello con lame tra i 19 e i 30 centimetri, per 11 volte gli è stato dato il foglio di via da Bergamo. In tutto ha una ventina di procedimenti a carico.
L’uomo, detto «Foresta», ufficialmente risiede a Cesena, dove vive la donna italiana che ha sposato anni fa, ma di fatto abita in una baracca in via Gavazzeni. Colpito da un proiettile sparato da un poliziotto alla gamba destra, appena sotto il ginocchio, venerdì sera è stato operato per la frattura dell’osso ma le sue condizioni non sono gravi.
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