Stadio, missione nella sede dell’Uefa
L’Atalanta vuol giocarsi l’Europa in casa

Entro metà mese è previsto un primo passaggio della società a Nyon, cittadina svizzera sede dell’Uefa: sul tavolo le possibilità reali di una deroga per giocare le tre partite casalinghe di Champions al Gewiss Stadium.

Tecnicamente potremmo chiamarlo un preliminare di Champions League. Solo che in campo non ci saranno i giocatori, ma i dirigenti dell’Atalanta insieme ai progettisti del restyling dello stadio. Dove ormai si lavora 7 giorni su 7. Entro metà mese è difatti previsto un primo passaggio a Nyon, ridente cittadina svizzera sede dell’Uefa: sul tavolo le possibilità reali di una deroga per giocare le tre partite casalinghe di Champions in viale Giulio Cesare, al Gewiss Stadium. O meglio, nella sua prima versione.

La società nerazzurra e lo studio «De8» stanno passando sotto la lente tutti i punti deboli della vicenda, e sono parecchi. Alcuni superabili, altri meno, altri per nulla, a meno di una deroga ad hoc, quasi sulla fiducia. Nel senso che c’è da convincere l’Uefa su come sarà lo stadio a settembre, al termine dei lavori di ricostruzione della Nord: elaborare cioè una simulazione la più possibile vicina alla situazione reale.

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