Stretta sulle festività natalizie
Controlli, in strada 70 mila agenti

Natale con parenti e amici lontani se per assisterli. Il Viminale: controlli in strade e stazioni.

Un’autodichiarazione per raggiungere e assistere parenti o amici soli e non autosufficenti durante le feste natalizie. Ma anche controlli mirati delle forze dell’ordine in stazioni, autostrade e arterie principali del Paese, per scongiurare spostamenti ingiustificati a Natale, Santo Stefano e Capodanno. In campo ci saranno 70 mila agenti. La circolare del Viminale indirizzata ai prefetti approfondisce alcuni punti dell’ultimo Dpcm annunciando una stretta che avrà solo qualche eccezione.

E il ritorno in classe «al 75%» per le superiori sarà dunque una corsa contro il tempo. Se tra i provvedimenti viene ribadito il ruolo degli stessi prefetti nella riorganizzazione del Trasporto pubblico locale, viene anche chiarita la facoltà delle Regioni di poter prendere provvedimenti per garantire l’attività delle scuole «nel caso in cui l’azione diretta a riattivare la didattica in presenza dovesse incorrere in criticità di varia natura, non superabili attraverso l’espletamento della fase di coordinamento». I procedimenti in prefettura - qualora le criticità non siano risolvibili all’interno del tavolo con amministrazioni locali, istituti e Tpl - avranno quindi un termine perentorio rappresentato dal 7 gennaio. Oltre quella data, se non ci sarà un esito, la palla passerà alle regioni affinché permettano l’attività didattica. E come terza opzione, se lo stallo dovesse proseguire, sarà dato il via libera automatico alla riapertura nella percentuale stabilita dal Dpcm.

In generale, sarà un Natale blindato, con i riflettori dei controlli alle «principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto» sul rispetto delle norme e delle limitazioni che riguardano gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e, tra i Comuni, nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Le aree di maggiore affollamento «in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale» saranno sorvegliate speciali. È per questo che saranno «opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo, tenuto conto della necessità di rafforzare le risorse in campo in ragione della maggiore gravosità dell’impegno».

Si vigilerà sugli spostamenti ma nell’autodichiarazione, tra «le situazioni di necessità», sarà possibile inserire «l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita Faq pubblicata sul sito web del Governo». Confermata la sospensione delle mostre e la chiusura dei musei mentre resteranno aperte biblioteche e archivi, ma solo su prenotazione.

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