Teatri, cinema ed eventi al chiuso. Da giovedì addio alle mascherine

L’obbligo è probabile resti per mezzi di trasporto, ospedali ed Rsa. Scuole: esami a volto scoperto.

Un passo avanti ulteriore. La data del 15 giugno segna una svolta – graduale, non definitiva – anche sulle mascherine: in attesa degli ultimi dettagli che saranno definiti dal governo proprio in giornata, da domani verranno meno ulteriori obblighi rispetto alle mascherine nei luoghi chiusi. Non un addio totale, ma una progressiva «liberalizzazione»: oggi sarà l’ultimo giorno di obbligo nei teatri, nei cinema e negli eventi sportivi al chiuso, da domani se ne farà a meno (resterà comunque la raccomandazione a indossarle in caso di affollamento).

L’obbligo sarà con tutta probabilità confermato ancora in alcuni ambienti più a rischio, come i mezzi di trasporto, gli ospedali e le Rsa. Per Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, l’«intendimento» del governo è quello di far restare in vigore «pochissime restrizioni ancora». Sui mezzi pubblici (pullman, treni, tram, metro) si dovrebbe mantenere l’obbligo, ragiona Costa, perché «si tratta di luoghi spesso affollati e avere ancora un po’ di prudenza può essere positivo».

La data del 15 giugno era fissata nel precedente Decreto Riaperture, che dal 1° maggio aveva archiviato il Green pass e fatto venir meno l’obbligo di mascherine per esempio nei negozi, nei locali e negli stadi, stabilendo invece altri obblighi sino a oggi. E oggi, appunto, si limeranno ulteriormente le restrizioni. Tra i chiarimenti attesi, anche la decisione sull’obbligo di mascherine sugli aerei. L’altro fronte è quello delle scuole. Per gli esami di terza media e di maturità si passerà dall’obbligo alla raccomandazione. In estate, cioè in vista della ripresa dell’anno scolastico a settembre, si lavorerà invece per trovare un accordo sulla fine dell’obbligo delle mascherine durante le lezioni. Ma su questo la bussola sarà rappresentata dai dati epidemiologici che matureranno da fine agosto in poi.

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