Trasporto extraurbano: 2,2 milioni di tagli
«Dovremo intaccare il servizio scolastico»

Il trasporto pubblico extraurbano sta vivendo una situazione di emergenza: a denunciarlo è il presidente dei tre consorzi di Bergamo Trasporti, Valentina Astori, che qualche settimana fa ha scritto ai consiglieri regionali per sollecitare una soluzione. Qualche passo è già stato fatto, ma non basta.

A che punto siamo? «A tutt’oggi mancano risorse pari a 2,2 milioni. Si parlava inizialmente di un ammanco di 5 milioni (4 per il trasporto extraurbano, uno per la Tramvia delle Valli), dovuti ai tagli statali e agli effetti della Legge Delrio. Proprio pochi giorni fa, il 14 dicembre, Regione Lombardia ha destinato al trasporto 20 milioni; approssimativamente a Bergamo dovrebbero arrivare 2,8 milioni».

Non sono sufficienti? «No, perché rimane un buco di 2,2 milioni, che corrisponde alle risorse che metteva a disposizione la Provincia. Abbiamo valutato che il taglio di 4 milioni avrebbe comportato una riduzione del servizio pari a 3 milioni di chilometri su un totale di 15. Per intenderci una riduzione del 20% del servizio, pari a una corsa su 5. Ora i 2,2 milioni significano una corsa su dieci, con un effetto negativo sul servizio offerto all’utenza. Fino ad ora abbiamo sempre salvaguardato il servizio scolastico, ma non sarà più possibile. L’ipotesi di un taglio nel periodo estivo non sarebbe comunque risolutivo.

Che cosa ci si deve aspettare allora per il 2016? Dove trovare le risorse mancanti? «Se le risorse mancanti non verranno trovate, si dovrà operare, come detto, sulla qualità del servizio. L’alternativa è ritoccare le tariffe, ma si tratterebbe di un aumento del 30% e non credo che sia proponibile all’utenza».

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