Treni in ritardo anche a metà mattina
«Chi ci rimborsa il tempo perso?»

Il danno e la beffa. Un lettore segnala i recenti treni in ritardo sulla linea bergamasca e ne parla come una «regola», «non un’eccezione». Intanto i treni ritardano anche in tarda mattinata e non solo in orario «da pendolare».

«Treno regionale 2107: 25 minuti di ritardo, regionale 2109: 12 minuti di ritardo; regionale 2090 30 minuti di ritardo. Questa la situazione “solo” degli ultimi due giorni . Come è pensabile riportare affermazioni politiche in cui si parla di “raggiunti obiettivi di puntualità”? o di investimenti? Prima di pensare ad ampliare l’offerta perché non si pensa a portare al lavoro i propri clienti? Oltre il danno, la beffa. E questa è la regola, non l’eccezione».

Anche perchè. come segnalano i social media, i ritardi, ma anche i treni fermi e non ancora aprtiti, non si verificano solo di prima mattina, ma anche a seguire nella giornata.

«Il danno economico e personale della vita di un cliente di Trenord da chi viene tenuto in considerazione? 30 minuti di ritardo (a cui si aggiungono coincidenze perse e ritardi a catena per chi prende più di un mezzo) sono un danno economico ben quantificabile per un lavoratore, senza contare la vita privata. Quando gli organi competenti multeranno Trenord per ogni minuto di ritardo accumulato?» si domanda il lettore.

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