Versius, il robot a misura
di piccoli e grandi ospedali

Presentato dalla Carlo Bianchi di Bergamo, il nuovo dispositivo offre una tecnologia avanzata a costi accessibili.

La nuova frontiera della chirurgia è collegata alla robotica e Versius è il modello di ultima generazione presentato dall’azienda Carlo Bianchi di Bergamo, specializzata in tecnologie medicali all’avanguardia. Versius, che è stato sviluppato da Cmr Surgical, azienda globale di dispositivi medici con sede a Cambridge, supporto degli interventi di chirurgia ad accesso minimo, verrà messo a disposizione gratuitamente dei chirurghi per test di prova. Innumerevoli i vantaggi sia per i pazienti, che potranno godere di operazioni precise con una guarigione più rapida, sia per le strutture ospedaliere, che potranno dotarsi di strumentazioni avanzate a costi ridotti.

«Nei prossimi anni assisteremo ad una sempre più stretta collaborazione tra uomini e macchine, anche nelle sale operatorie – ha commentato Giulio Gargano, amministratore delegato della Carlo Bianchi di Bergamo (presente alla dimostrazione anche il direttore commerciale Lombardia, Gianluca Moretti) -. Il potenziale di Versius è straordinario e anche i chirurghi in Italia hanno ora la possibilità di scoprirlo e di formarsi acquisendo nuove abilità. Il robot può essere utilizzato anche nelle sale operatorie degli ospedali più piccoli, mettendo a disposizione dei pazienti un metodo più efficace, sicuro e performante per affrontare le procedure chirurgiche». In pratica il chirurgo ha una visione tridimensionale e opera tramite i bracci meccanici del robot, che vengono mossi grazie a due joystick.

«La rivoluzione della robotica applicata alla chirurgia porta innumerevoli benefici per il paziente, grazie a operazioni più precise, con minor sanguinamento e un abbattimento del rischio di complicanze - ha affermato Federico Gheza, chirurgo robotico agli Spedali Civili di Brescia e docente all’Università di Brescia, preceptor di Versius -. L’applicazione della digitalizzazione alle nuove tecnologie si traduce in un sistema alla portata di più ospedali, con benefici che ricadono sulla maggior parte della popolazione».

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