Vittoria ha una gran fretta di nascere:
parto nell’ascensore di un condominio

Che la piccola Vittoria avesse una gran fretta di nascere è sicuro, visto come sono andate le cose. Alla sua mamma non ha nemmeno lasciato il tempo di salire in auto per raggiungere l’ospedale. La bimba è venuta alla luce dentro l’ascensore di casa.

Un fulmine. Tre piani ed eccola tra le braccia dei genitori, due quarantenni residenti in città. Teatro del lieto evento, un condominio di Bergamo bassa. Vittoria era attesa per il 14 febbraio, ma martedì sera mamma Jiska ha sentito che il momento era arrivato. Certo, non pensava che il parto fosse così imminente. Jiska sveglia il marito Filippo e gli dice che si sono rotte le acque.

Sono le 23,30. Ma arrivati al pianoterra «mia moglie mi dice “ci siamo, sta nascendo”. L’ho fatta sdraiare a terra, non potevo spostarla di lì: le porte dell’ascensore aperte, una gamba dentro e l’altra fuori, la schiena appoggiata alla parete. La bambina è nata in fretta e l’ho presa tra le mie braccia».

La scena è da film, ma Filippo non si fa prendere dal panico. Srotola il cordone ombelicale dal collo della neonata, l’appoggia sul seno della moglie e dice al nonno di chiamare il 118. «Lui era talmente agitato che non riusciva a comporre il numero...», racconta ridendo il neo papà.

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