La commozione di una comunità
Gandino saluta «l’uomo con le ali»

La salma di Servalli a casa: lunedì alle 15 i funerali in Basilica. Tutta la Val Gandino raccolta nel dolore.

Tutti in Val Gandino avrebbero voluto una giornata diversa, nella quale risvegliarsi da un incubo tremendo che, al contrario è triste realtà. La morte di Diego Servalli, 46 anni e padre di due figli ha lasciato un vuoto che le parole non possono minimamente colmare. Pochi hanno voglia di commentare la dinamica del tragico incidente in moto all’altezza dell’ex supermercato A&O, la strada maledetta e nemmeno l’alternarsi di flebili speranze che ha accompagnato i tentativi di rianimazione sul posto e il disperato intervento chirurgico che purtroppo non ha salvato la vita di Diego.

Tutti preferiscono ricordare, increduli e commossi, la vitalità di colui che molti chiamavano «l’uomo con le ali». La passione per il volo libero aveva segnato le sue passioni giovanili, affascinato dai primi pionieri che decollavano dal Farno con il deltaplano. Una vera e propria vocazione, che era diventata professione, con una scuola di volo (di cui era presidente e istruttore) diventata punto di riferimento per tutto il nord Italia.

La salma di Diego Servalli, dopo gli adempimenti di legge, è tornata a Gandino nel tardo pomeriggio di sabato: lunedì alle 15 i funerali in Basilica. Unanime il cordoglio di gruppi e associazioni, a cominciare dalla Pro Loco che nel 2006 aveva assegnato a Servalli il premio di Cittadino Benemerito, per la sua attività sportiva e di valorizzazione della Valle.

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