Locatelli: «Corse dei bus a Natale?
Solo se gli autisti lavorano gratis»

«Impossibile garantire il servizio senza i 250 mila euro: se la Provincia non paga, come si fa?» si domanda la Locatelli.

Obiettivo è scongiurare la sospensione del trasporto pubblico locale (Tpl) prevista dal 25 al 31 dicembre, ma Massimo Locatelli, presidente Anav Lombardia e titolare della Locatelli Autoservizi, lancia la sua proposta, per certi versi provocatoria: se le quattro sigle sindacali di categoria (Fit Cisl, Uil Trasporti, Filt Cgil e Ugl), condividendo la «petizione antiblocco» dei pendolari, propongono un intervento puntiforme per eliminare le corse vuote oppure di spalmare l’orario festivo domenicale oltre fine dicembre, la pensata di evidente pragmatismo imprenditoriale di Locatelli ripartisce fifty-fifty la responsabilità di un percorribile dietrofront rispetto al fermo natalizio dei mezzi.

«Considerato che il costo del lavoro (gli autisti per capirci) – suggerisce Locatelli – rappresenta il 40-50% del costo totale (il resto è gasolio, gomme, assicurazioni, ammortamenti, e altro) faccio la mia proposta e vediamo un po’ chi mi segue. Se gli autisti del Tpl la settimana di Natale si impegnano a lavorare gratis, le aziende garantiscono la loro parte e il servizio sarà pienamente regolare».

E aggiunge, per rispedire al mittente facili sillogismi di colpevolezza a prescindere delle aziende: «Se la Provincia non paga io devo fare il servizio comunque e gratuitamente?». Sulla questione interviene anche il presidente della Provincia, Matteo Rossi: «È noto che stiamo lavorando per trovare le risorse che scongiurino la chiusura. Se ci saranno proposte invitiamo tutti a portarle agli Stati generali del 14 novembre».

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