Il latino spopola, la lettura fa crac

«Continenter gratias agamus Deo, praecipue pro sua longanimitate et clementia». È l’ultimo «tweet» dell’account ‏@Pontifex_ln, che nella lingua di Cicerone ha superato i 200mila «follower» e i 200 tweet, realizzando un record che nessuno avrebbe potuto prevedere.

«Continenter gratias agamus Deo, praecipue pro sua longanimitate et clementia». È l’ultimo «tweet» dell’account ‏@Pontifex_ln, che nella lingua di Cicerone ha superato i 200mila «follower» e i 200 tweet, realizzando un record che nessuno avrebbe potuto prevedere, poco meno di un anno fa, cioè un mese dopo l’apertura degli altri otto account nelle lingue più parlate al mondo che giornalmente diffondono sulle autostrade digitali dei cinque continenti il pensiero di Papa Francesco.

In italiano, il tweet citato suona: «Diciamo sempre grazie a Dio, anzitutto per la sua pazienza e misericordia». Una frase semplice, che però pochi nostri connazionali avrebbero letto, se fosse stata racchiusa nelle pagine di un libro.

Nello stesso giorno, infatti, in cui i media danno la notizia del successo planetario del «Papa in latino», l’Istat rendo noto che quasi sei nostri concittadini su dieci non leggono libri. Un record davvero desolante

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