Costume e Società
Giovedì 18 Settembre 2014
La lunga notte della Scozia al voto
Affluenza record: l’80 per cento
Le urne in Scozia si sono chiuse alle 22 locali, in Italia erano le 23, e l’affluenza si preannuncia record. In 15 ore di voto gli scozzesi hanno deciso se rompere o meno il loro legami con Londra sanciti oltre 300 anni orsono. Si preannuncia una corsa all’ultimo voto.
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All’ultimo voto, indipendenza o no? Le urne in Scozia si sono chiuse alle 22 locali, in Italia erano le 23, e l’affluenza si preannuncia record. In 15 ore di voto gli scozzesi hanno deciso se rompere o meno il loro legami con Londra, sanciti oltre 300 anni orsono. Si preannuncia una corsa all’ultimo voto.
Ed e’ già record, con il 97 per cento degli aventi diritto al voto registrati nelle liste elettorali e l’80 per cento che ha votato. Un’affluenza senza precedenti: «Non ho mai dovuto fare la fila per votare», si conferma ai seggi di Edimburgo, la capitale, seconda città per numero di votanti, preceduta solo da Glasgow. Del resto - è il coro unanime - «non è un voto come un altro, una semplice elezione politica: oggi si decide e non si torna indietro».
Fino all’ultimo voto. E fino all’ultimo minuto: la campagna si è chiusa ufficialmente mercoledì sera con gli ultimi accorati appelli da entrambi i fronti, ma - pur nell’apnea dell’attesa - la macchina elettorale non si ferma. Gli indipendentisti non vogliono lasciare nulla al caso, non vogliono perdere per strada nemmeno un voto, cosi’ mettono a disposizioni taxi privati gratuiti per chi non possiede un veicolo e deve andare al seggio. I «minicab» fanno parte di una flotta di automobili dei pro indipendenza che conta di trasportare i 300 mila giovani che votano per la prima volta, fra cui i teenager di 16-17 anni. E poi l’appello al «cuore» scozzese: a Edimburgo diversi suonatori di cornamusa sono stati reclutati dalla campagna del ’sì’ per esibirsi nelle vie della città e ricordare agli elettori di andare alle urne. Nella zona di Craigmillar, addirittura, un suonatore ha guidato gli abitanti del quartiere in una marcia verso il seggio, come se si andasse in battaglia.
Gli unionisti invece si sono mobilitati alla conquista degli indecisi: fino a 500 mila secondo alcuni calcoli. Per tutto il giorno hanno bussato alle loro porte, telefonato ai loro numeri, nel tentativo di convincerli che il Regno Unito è «Better together» (Meglio insieme).
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