Dal pensionato alla casalinga
Per il «Bepi Quiss» folla alle selezioni

Si sono chiuse sabato 10 settembre le selezioni, negli studi televisivi di Bergamo Tv, per il casting del «Bepi Quiss» che andrà in onda al giovedì, in prima serata, a partire dall'inizio di ottobre. A conti fatti, visti gli oltre 150 provini totali in due settimane, queste audizioni sono state letteralmente prese d'assalto da persone di tutti i tipi.

Si sono chiuse sabato 10 settembre le selezioni, negli studi televisivi di Bergamo Tv, per il casting del «Bepi Quiss» che andrà in onda al giovedì, in prima serata, a partire dall'inizio di ottobre. A conti fatti, visti gli oltre 150 provini totali in due settimane, queste audizioni sono state letteralmente prese d'assalto da persone di tutti i tipi in grado di rappresentare in modo originale e divertente la bergamaschità. Dalla casalinga al pensionato, tutti motivati a trovare un posto nella trasmissione del Bepi.

Il bilancio dell'iniziativa, in attesa di comunicare quali saranno i 64 concorrenti che faranno parte delle sedici puntate del quiz, è sicuramente positivo. «Complessivamente le persone che si sono presentate sono state sorprendenti – raccontano Claudio Calzana, direttore marketing e comunicazione del gruppo Sesaab cui fa capo Bergamo Tv, e <+nero>Gianni Decimo<+tondo> che ha coordinato i provini con una raffica di domande simpatiche e situazioni estroverse –. È la prima volta nella sua storia che l'emittente apre a provini di questo tipo dedicati a persone di tutti i tipi».<+togli_rientro> <+tondo>E se normalmente i bergamaschi vengono considerati persone un po' riservate, i provini hanno mostrato un'immagine del tutto diversa: «Altro che persone riservate e taciturne – proseguono Calzana e Decimo –. Davanti alle telecamere la maggior parte ha dimostrato fin da subito disinvoltura, telegenia, e pure un pizzico di creatività. I più erano solo un po' intimoriti nell'impatto delle telecamere ma una volta rotto il ghiaccio hanno saputo anche strappare sorrisi. Nessuno, ed è la cosa più positiva, si è presentato con quella “fame di fama” che troppo spesso si nota in giro. Il provino è stato vissuto come un gioco; un'esperienza disincantata. Siccome ne dobbiamo scegliere solo 64 dispiace lasciare a casa qualcuno. L'auspicio è quello di ripetere il programma anche il prossimo anno e chissà poter ripescare qualcuno degli aspiranti visti in questi provini».

Su L'Eco di Bergamo del 12 settembre le interviste

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