Walter Gadda espone a Seriate

Walter Gadda è un artista che, come si usa dire, «sa il fatto suo». In campo pittorico non c’è nulla da insegnargli, sia perché la sua cultura al riguardo è più che mai acquisita da tempo, sia per la sua esperienza come pittore e, infine, come ex insegnante del Liceo Artistico di Bergamo. Tutto ciò depone a suo favore e costituisce un invito a «meditare» i messaggi delle sue opere pittoriche, esposte in questi giorni a Seriate. La rassegna è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Seriate e dall’Asav (Associazione seriatese arti visive).
Notiamo in queste opere di Walter Gadda una predilezione per materiali d’uso comune quali, oltre al colore, la gommapiuma, il polietilene, la plastica, e via discorrendo. La domanda che può sgorgare spontanea da parte dei «non addetti ai lavori» è molto semplice: ma è pittura, è arte, questa di Walter Gadda? La risposta viene formulata proponendo agli interlocutori un’altra domanda, e precisamente: se Michelangelo o Raffaello, oppure qualche altro artista rinascimentale, avessero avuto a disposizione il materiale che oggi la tecnologia moderna ci offre, ne avrebbero anch’essi fatto uso o no? Noi siamo dell’avviso che di tali materiali se ne sarebbero serviti, e come! È quanto sa fare Walter Gadda, il quale è intenzionato più che mai ad uniformarsi all’evoluzione della cultura contemporanea che nulla trascura degli elementi che possono riuscire utili alla sua stessa evoluzione culturale. Nelle opere di Walter Gadda, pertanto, l’osservatore deve uniformarsi a questa nuova mentalità artistica e trovare nelle opere di Walter Gadda le concettualità che egli propone. Non è facile, lo sappiamo, ma questa è l’esigenza dell’arte a noi coeva, anche se, purtroppo, dobbiamo denunciare diversificati risultati ottenuti da pseudo artisti, i quali guardano quasi esclusivamente a «far colpo» sull’opinione pubblica con «lavori» che di artistico nulla hanno da proporre.
Non è così per Walter Gadda. Vi è in ogni sua opera l’intento a superare le «barriere» delimitate dal cromatismo in quanto tale per raggiungere potive espressioni contenenti messaggi di indubbia importanza. Quali, tra questi? L’analisi delle opere porta a trovare nelle sue opere una correlazione tra forma e spazio, tra bidimensionalità e tridimensionalità, in primo luogo, per giungere, poi, ad una definizione a carattere prettamente concettuale. Non sfugge perciò a nessuno la finalità di Walter Gadda, orientata a sottolineare l’impatto che si crea attraverso realtà ostili alla convivenza, alla quiete, alla pace. Quelli che sembrano «aerei» in volo, hanno tutta l’apparenza di armi distruttive, e tali sono. Continuare su queste argomentazioni diviene un discorso a non finire. Lasciamo perciò agli osservatori l’impegno di approfondire questi «messaggi» che Walter Gadda suggerisce, e lasciamo loro l’impegno di leggere con attenzione il saggio di Elio Grazioli pubblicato sul «dépliant» della mostra e scritto con autorevolezza e obiettività.

Durata della mostra: fino al 3 giugno.
Palazzo municipale, Sala espositiva «Virgilio Carbonari», piazza Alebardi 1 – SeriateLino Lazzari

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