Sanremo: da Gualazzi a Chiara,
ecco tutti i 14 «big» del Festival

Raphael Gualazzi, Elio e le Storie Tese, Chiara, Almamegretta, Malika Ayane, Daniele Silvestri, i Moda', Simona Molinari con Peter Cincotti, Marco Mengoni, Marta sui Tubi, Simone Cristicchi, Annalisa, Max Gazze' e Maria Nazionale: sono i 14 big cdel Festival di Sanremo.

Raphael Gualazzi, Elio e le Storie Tese, Chiara, Almamegretta, Malika Ayane, Daniele Silvestri, i Moda', Simona Molinari con Peter Cincotti, Marco Mengoni, Marta sui Tubi, Simone Cristicchi, Annalisa, Max Gazze' e Maria Nazionale: sono i 14 big che, con due canzoni a testa, parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo. Li ha annunciati Fabio Fazio al Tg1.

Se la missione era "fare un festival contemporaneo e pop" l'obiettivo (anche se bisogna ancora ascoltare le canzoni) sembra raggiunto. Il cast è un mix che va dal talent alla canzone d'autore al rock alternativo, passando per la geniale imprevedibilità di Elio e le Storie Tese, mentre appare evidente il lavoro di svecchiamento generazionale.

La commissione selezionatrice, con il contributo importante di Mauro Pagani, direttore musicale del festival, ha fatto scelte coraggiose, perfino spericolate rispetto al passato inserendo una band come Marta sui tubi, da anni tra le realtà più interessanti della scena indie italiana, ma certamente sulla carta poco in linea con l'idea di pubblico sanremese, o un'interprete di qualità come Maria Nazionale (vista al festival con Nino D'Angelo) che porta all'Ariston un modo di intendere la canzone di stampo teatrale. Per non dire della presenza degli Almamegretta, tornati con Raiz alla formazione originale, un nome storico della musica di confine.

Se, come è giusto che sia, Sanremo è la vetrina della canzone italiana, stavolta si va vicini a offrire un ritratto attuale di quanto avviene sulla scena musicale del nostro Paese: in fondo l'unico grande assente è l'hip hop. Nessuna preclusione ai talent, che rappresentano comunque una realtà con cui fare i conti: ci sono la vincitrice di X Factor, Chiara Galiazzo, che ha avuto l'affettuoso endorsement di Mina, Annalisa Scarrone, che proviene da Amici e copre il repertorio pop più facile, e Marco Mengoni, che proprio da X Factor ha cominciato e che a Sanremo ha la possibilità di rimettere in carreggiata una carriera ondivaga. Poi un gruppo di artisti di indiscutibile qualità formato da Daniele Silvestri, ormai un veterano di Sanremo che ha abituato l'Ariston a performance sorprendenti, Simone Cristicchi (vincitore nel 2007), Malika Ayane, Raphael Gualazzi, un talento pieno di swing, Max Gazzè (un altro veterano del festival), la coppia Simona Molinari-Peter Cincotti, un bella idea che lascia intendere come la partecipazione al festival sia l'inizio di un progetto.

I Modà sono uno dei fenomeni pop del momento e possono aspirare al ruolo dei favoriti. Quanto a Elio e le Storie Tese fanno parte della storia di Sanremo, sia per la straordinaria partecipazione del '96 con 'La terra dei cachì (indimenticabile la performance vestiti da Rockets) sia per essere stati protagonisti della più divertente edizione del Dopofestival.

Si può scommettere a occhi chiusi che il loro passaggio sarà un saggio di divertimento ad altissimo coefficiente di capacità tecnico strumentale. Un'ultima considerazione va fatta sui meccanismi di voto: il ritorno alla Giuria di qualità, il cui voto nella finale peserà per il 50%, attenua l'effetto talent sul televoto e rende meno scontato il risultato finale. (ANSA).

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