Bergamo Jazz, gran finale del festival con un progetto in salsa cubana

Gli appuntamenti Artisti da tutto il mondo nella quarta giornata della kermesse, domenica 20 marzo: al Teatro Donizetti Michael Mayo e Gonzalo Rubalcaba con la cantante Aymée Nuviola.

Gran finale, domenica 20 marzo, per la 43ª edizione di Bergamo Jazz Festival. Grande successo in mattinata per l’«Itinerario dell’acqua», andato subito esaurito: un percorso di 3 km tra cisterne, fontane e lo storico lavatoio in Città Alta,con partenza da Colle Aperto e arrivo al Serbatoio di Sant’Agostino, organizzato in concomitanza con il concerto alla Sala di Porta Sant’Agostino (ore 11). Protagonista il duo formato dal trombettista americano Rob Mazurek, uomo di punta delle avanguardie jazzistiche d’Oltreoceano, e dall’italiano Gabriele Mitelli, che con il collega condivide anche la passione per sonorità digitali.

Omaggio ad Antonio Carlos Jobim

Nel pomeriggio, alla Sala Piatti (ore 15), tuffo nella musica brasiliana con un omaggio ad Antonio Carlos Jobim: in scena il Trio Correnteza, ovvero il clarinettista Gabriele Mirabassi, autentico virtuoso del suo strumento, il chitarrista Roberto Taufic e la cantante Cristina Renzetti.

La Sardegna incontra Chicago

Al Teatro Sociale (ore 17) spazio all’improvvisazione più fantasiosa e immaginifica con il Giornale di Bordo, formidabile superquartetto a mezza via tra jazz e world music che allinea i sardi Gavino Murgia (sassofoni), Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica) e Paolo Angeli (chitarra sarda preparata), insieme al chicagoano Hamid Drake alla batteria.

Gran finale del Festival al Teatro Donizetti (ore 21) con in prima serata il quartetto del giovane talento del jazz vocale Michael Mayo, già indicato da più parti come il nuovo Bobby McFerrin per via della sua inclinazione a mescolare jazz, soul e altro ancora. A seguire, lo spettacolare progetto in salsa cubana «Viento y Tiempo» del pianista Gonzalo Rubalcaba e della cantante Aymée Nuviola che assicurano, grazie all’effervescente supporto di una band di sei elementi, un viaggio appassionante tra i suoni, i ritmi e i colori di una delle isole più musicali al mondo.

Proseguirà oltre il Festival, invece, la mostra «Closed Session» del fotografo statunitense Jimmy Katz, allestita all’ex chiesa della Maddalena: visitabile domenica 20 marzo, il 26 e 27 marzo, il 2 e 3 aprile, dalle 15 alle ore 19. L’esposizione - curata dal fotografo Luciano Rossetti, collaboratore de «L’Eco di Bergamo», e da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria -, presenta una carrellata di ritratti delle star internazionali colte nel loro aspetto più intimo, spesso con gli scorci di New York scelti come location.

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