Bergamo negli occhi e nel cuore: domenica un documentario in tv

IN TELEVISIONE. Un documentario inedito «Il talento di Bergamo» racconterà il nostro territorio: in onda domenica 18 giugno alle 22 circa su Rai5.

Chi per la prima volta mette piede a Bergamo scopre una città che mai si sarebbe immaginato così bella; e un popolo non solo dedito al lavoro, come di fatto s’aspettava. Il documentario inedito «Il talento di Bergamo» - in onda domenica 18 giugno alle 22 circa su Rai5, nell’ambito della trasmissione «Di là dal fiume e tra gli alberi» - si muove proprio in questa direzione, regalandoci una Bergamo meno prevedibile e poco raccontata.

La regista Monica Ghezzi si avventura dapprima nella parte antica della città, ricca di scorci suggestivi, per poi approdare a Bergamo bassa, più mossa e complicata, ma non meno ricca di attrazioni. Una quindicina i bergamaschi intervistati lungo il viaggio. Nella magnifica cornice del chiostro del Monastero del Carmine, lo scrittore Claudio Calzana si rivela fonte inesauribile di racconti dedicati al carattere e all’identità del popolo bergamasco, a partire dall’incredibile storia dei suoi nonni paterni. Nino Gandini, bergamasco d’adozione, classe 1929, una moglie svedese e figli e nipoti sparsi tra i vari continenti, è testimone di una Bergamo lontana dal cliché della città industriosa e iper-produttiva; una Bergamo più sensibile, pervasa da una spiccata anima creativa, espressa dai molti artisti che proprio qui hanno trovato terreno fertile per coltivare il proprio genio.

Questa terra ha dato i natali a grandissimi musicisti come Donizetti; artisti come Giacomo Manzù e suo figlio Pio, designer della Fiat 127, o il più grande giocoliere di tutti i tempi, Enrico Rastelli; sportivi come Felice Gimondi. Della Bassa è nativo Ermanno Olmi, uno dei grandi maestri del cinema italiano, che qui ha realizzato uno dei suoi capolavori, «L’albero degli zoccoli». Un’arte, quella del cinema, che a Bergamo da sempre è particolarmente amata, come dimostra la pluridecennale storia di Lab80. A Treviglio, nei pressi di una delle cascine dove Olmi girò alcune scene, c’è un murale ispirato all’opera del regista. Davanti all’immagine del bambino con lo zoccoletto rotto, ecco l’autrice del disegno, la visual artist Ale Senso.

Ancora: Giulia Cremaschi Trovesi, pianista straordinaria, riesce a insegnare la musica ai bambini sordi. Di musica si occupa anche Maria Grazia Panigada, una delle anime del Teatro Donizetti, che ci racconta con trasporto il momento più emozionante della sua vita: l’applauso del pubblico quando il teatro è tornato a riempirsi di spettatori dopo la pandemia del 2020. Come ben sappiamo, purtroppo, Bergamo è stata drammaticamente il simbolo di quel periodo e grazie alla sua capacità di resilienza è stata nominata, insieme a Brescia, Capitale della Cultura 2023.

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