Gli Oscar del dialetto. Premiato anche Ravasio

Due «Oscar» della rassegna «Ol mèi del teàter in dialèt» - alla 15ma edizione - sono stati assegnati alla commedia «Con töt al bé che tà öre»: uno per la migliore scenografia e uno per la regia di Walter Danelli, della Compagnia stabile di prosa «Carlo Bonfanti» di Treviglio. I riconoscimenti sono stati assegnati nel corso di una affollatissima serata, sabato 18 novembre, al teatro Serassi di Villla d’Almè. Oscar alla carriera, alla memoria di Francesco Barbieri, per Luciano Ravasio, autore e interprete raffinato che dà lustro al dialetto bergamasco.La rassegna, organizzata dal patron Raffaele Olivari in collaborazione con la Provincia e i Comuni di Almè e Villa d’Almè, ha considerato quattro commedie, valutate da una giuria composta dal Duca di Piazza Pontida Liber Prim (alias Bruno Agazzi), Isabella Panizzoli della «Olivari Organizzazioni», il pittore Angelo Capelli, il regista Mario Giupponi e Velio Moioli.
Alla Compagnia «La Meridiana» di Mapello con la commedia «Tri neùcc in vacànsa» va l’Oscar al miglior attore protagonista, Davide Lenisa e alla miglior attrice non protagonista, Rosy Consonni. L’Oscar alla miglior attrice protagonista è andato a Fabrizia Dorici della Crazy Company for Don John di Sarnico, che ha vestito i panni di Maddalena Riposi in Pace nella commedia «Mètonga öna preda sura» di Mario Dometti. La compagnia si porta a casa il Premio speciale, alla memoria di Daniele Giuliani. Giuliano Citaristi, della compagnia «Isolabella» di Villongo, ha conquistato invece l’Oscar di migliore attore non protagonista nella commedia «Ògne mestér al ghà la so» di Franco Brescianini.

(20/11/2006)

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