Grande successo del concerto di Elton John Seimila fans stregati dal baronetto

Lo hanno atteso in silenzio sulle tribune del Lazzaretto almeno tre generazioni di fan, persino un frate cappuccino, poco più di 6 mila persone, tanti già con qualche capello bianco e altrettanti con lo zaino della scuola. E quando, poco dopo le 21 di ieri sera, Elton John si è affacciato sul megapalco da 35 metri di lunghezza e incorniciato da due maxischermi, il boato che lo ha accolto ha come risvegliato, d’improvviso, la città. Quasi volesse ricordare che quella vissuta in compagnia di sir Reginal Kennet Dwight resterà, nel magro carnet di spettacoli degli ultimi anni, nella storia di Bergamo.Inizialmente Elton John sarebbe dovuto arrivare a Bergamo il 13 luglio. Poi, praticamente all’ultimo minuto, aveva preferito rimandare ed esibirsi, il giorno successivo, a Perugia per Umbria Jazz. Capricci d’artista che da queste parti non piacciono. È forse anche per questo che, a conti fatti, il bilancio della vendita dei biglietti si è fermato intorno a seimila, con un botteghino aperto fino all’inizio dello spettacolo e nessun supporter ad accogliere la star al suo arrivo all’aeroporto di Orio al Serio .Elton John al suo arrivo a Orio al SerioAlla fine tutto esaurito sì, ma a fatica e si era solo al Lazzaretto: che colpo d’occhio avremmo avuto allo Stadio non lo sapremo mai. Resta il fatto che quando le dita di Elton si sono appoggiate sui tasti del pianoforte, tutte le parole spese nelle ultime settimane si sono fatte piccole. Capelli rigorosamente biondi, occhiali scuri, giacca nera come i pantaloni e come questi ultimi decorata con motivi multicolori, Elton John, che ha predisposto la partenza subito dopo il concerto, destinazione Roma dove sabato 3 settembre sarà protagonista del grande concerto gratuito ai Fori Imperiali, ha tenuto fede alla sua fama di artista generoso, capace di attingere ad un canzoniere vasto ed amatissimo.

Una panoramina del Lazzaretto dove si è tenuto il concertoAd affiancarlo, sul palcoscenico, la sua band: quattro coriste e i veterani Davey Johnstone alla chitarra e Nigel Olsson alla batteria (a fianco dell’artista inglese dalla notte dei tempi) insieme a Bob Birch al basso, Guy Babylon alle tastiere e John Mahon alle percussioni.

Elton JohnPoche, per il resto, le sorprese, anche perchè Elton John propone ormai un repertorio collaudatissimo: si parte con Pinball Wizard per arrivare alle gettonatissime Rocket Man, Blues, Sacrifice, fino a Sad Songs, Don’t Let the Sun e Saturday. Una ventina di canzoni in tutto, con il gran finale dedicato a Your Song. (01/09/2005)

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