«Il Memoriale della Shoah»
A Milano lo realizzerà la Percassi

Il nome di Clusone si intreccia a doppio filo al Memoriale della Shoah, lo spazio che si sta realizzando alla stazione Centrale di Milano attorno a quel binario 21 dal quale, il 30 gennaio 1944, furono deportati ad Auschwitz 600 ebrei italiani.

Il nome di Clusone si intreccia a doppio filo al Memoriale della Shoah, lo spazio che si sta realizzando alla stazione Centrale di Milano attorno a quel binario 21 dal quale, il 30 gennaio 1944, furono deportati ad Auschwitz 600 ebrei italiani.

Un doppio filo perché giovedì mattina si potrà camminare tra i corridoi e il «laboratorio della memoria» realizzati dall'Impresa Percassi alla quale la Fondazione Memoriale della Shoah ha affidato il secondo stralcio dei lavori.

Inoltre accanto al sindaco Giuliano Pisapia, al presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e al governatore Roberto Formigoni che assisteranno alla maratona di lettura in memoria dell'Olocausto ci sarà anche un'emozionata Anna Grassi. Ha 13 anni ed è la baby vicesindaco di Clusone: al Memoriale rappresenterà il Consiglio comunale dei ragazzi baradello e gli studenti dell'Istituto comprensivo che da anni organizza sull'Altopiano il «Concorso in ricordo della Shoah». Anna leggerà la poesia prima classificata a questa gara, mentre i suoi compagni di scuola, su a Clusone, in contemporanea si riuniranno al cinema Garden per le premiazioni del concorso «Mi ricordo di te» promosso dal Consiglio comunale dei ragazzi.

«All'interno del memoriale verrà posata la prima delle 20 targhe in cemento con caratteri in bronzo – anticipa Roberto Jarach, capo della Comunità ebraica di Milano e vicepresidente della Fondazione presieduta dal direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli – che ricordano tutti i convogli di deportati, di cui ad oggi si ha notizia, partiti da questa area». Anche questa, pensata in memoria del convoglio del 30 gennaio 1944 Milano-Auschwitz, arriva da una fonderia della Bergamasca: sarà posata nella banchina di fronte al previsto «Muro dei nomi», oltre il binario dove si trovano quattro vagoni dell'epoca, in attesa di restauro.

Tecnici e operai dell'Impresa Percassi sono al lavoro in questo cantiere dallo scorso mesi di luglio: «Siamo onorati di essere stati chiamati a realizzare un'opera di questa portata – commentano dall'Impresa –, soprattutto per il significato che riveste». Un'opera da 10 milioni e mezzo di euro che, a lavori conclusi, occuperà uno spazio di 7.000 metri quadrati su tre piani.
Entro la fine di febbraio sarà chiuso il secondo stralcio (da 2,2 milioni), «la tranche di lavori che di fatto rende agibile la parte vera del memoriale – spiega Jarach –. Il prossimo step sarà la raccolta fondi, per poi procedere con il terzo stralcio».

M. Tode.

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