Memo.3, collettiva alla sede Cgil

Sperimentazioni, ricerca di linguaggio e senso, memoria collettiva: tutto questo è Memo.3, la nuova esposizione proposta dall’associazione LavoroDopo nei locali della Cgil in via Garibaldi a Bergamo. Il numero 3 del titolo si riferisce ai tre artisti che esporranno le loro opere: Rachele Bernini, Jacopo Finazzi e Marco Mapelli, mentre il . (punto) fa riferimento al linguaggio del computer e delle e-mail. Come dice il curatore della mostra, si ha la “sensazione di una memoria irrimediabilmente perduta, di masse di persone un tempo vive e mosse da forti motivazioni, ma oggi indecifrabili”. L’esposizione verrà inaugurata martedì 10 giugno, alle 17,30 e resterà aperta al pubblico fino all’11 luglio (orari: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, chiuso il sabato pomeriggio e la domenica, ingresso gratuito). «Abbiamo voluto ospitare in questa mostra tre giovani da poco diplomati all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano perché ci piace offrire l’occasione di vedere e riflettere su esperienze attuali di giovani operatori nel campo delle arti visive» spiega Dario Franchi, curatore della mostra e membro dell’associazione LavoroDopo. «Si tratta di tre artisti nati in provincia di Bergamo, che hanno frequentato il liceo artistico della nostra città e dunque può essere interessante vedere se e in che misura la loro origine ha contribuito alla loro formazione. Sono giovani che aspirano a “professionalizzarsi” nell’ambito della formazione visiva e quindi le loro proposte non sono frutto di hobby, di una concezione consolatoria del bello, ma sono il prodotto di sperimentazioni, di ricerche di linguaggio e di senso, potenzialmente utilizzabili in molti altri settori (compreso quello della grafica pubblicitaria). Un elemento che accomuna le loro opere è l’utilizzo di materiali che provengono dalla memoria: memoria collettiva, personale o impersonale; da qui il titolo della mostra Memo.3».(09/06/2008)

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