Prosa al Donizetti senza Bosetti L’attore rammaricato e deluso

Bergamo manca a Giulio Bosetti. E forse Bosetti manca a Bergamo, visto che l’ultima esibizione dell’attore bergamasco risale all’autunno del 2004. Era «Così è (se vi pare)» di Luigi Pirandello, di cui Bosetti, uno dei più importanti attori italiani di prosa dell’ultimo mezzo secolo, era anche regista (lo spettacolo replica in questi giorni al Teatro Carcano di Milano, fino a domenica). Da allora, più niente. Per l’attore, che presto interpreterà Scalfari ne «Il divo», il film di Paolo Sorrentino su Andreotti, è un’astinenza insopportabile: lui e i suoi spettacoli sono stati tra i più assidui ospiti del Teatro Donizetti, e tra i più seguiti. Così ecco Bosetti uscire allo scoperto: l’esclusione – anche per la prossima stagione, non ancora ufficializzata – gli brucia. Perché lo tiene lontano da un teatro che sente come una seconda casa. E perché logora il rapporto con la sua città.

Dal punto di vista teatrale, tra Bosetti e Bergamo la relazione è sempre stata viva: il 77enne attore e regista bergamasco è stato ospite assiduo del Teatro Donizetti, in media ogni due-tre anni, in pratica ogni volta che avesse uno spettacolo nuovo da proporre. Qui negli anni ’70 ha effettuato molte anteprime, qui negli anni ’80 ha portato la coraggiosa ripresa di «Assassinio nella cattedrale» di Eliot, qui ha trovato una sponda per le produzioni più rischiose, qui ha accarezzato (con Cuminetti) l’idea di una compagnia stabile.
Le cose iniziano a cambiare alla fine degli anni ’90. Il 24 maggio 2000 «L’Eco di Bergamo» ospita lo sfogo di Bosetti, la cui versione de «Il berretto a sonagli» di Pirandello non è stata inclusa nel cartellone 2000-01 (lo sarà in quella successiva). L’assessore è Marabini, il consulente Cuminetti: l’attore sente allentarsi il legame con la sua città. Nell’autunno del 2004, altro incidente: «Così è (se vi pare)» (ancora Pirandello: Bosetti è forse il più assiduo frequentatore del teatro dell’autore siciliano) è in scena al PalaCreberg, la cui infelice acustica annichilisce la tessitura vocale dello spettacolo. Bosetti si lamenta, l’assessore di allora, Marabini, risponde per le rime. Anche questo è sintomo di un disagio.

Su L’Eco di Bergamo di giovedì 10 maggio un’intervista all’attore.(09/05/2007)

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