Sanremo, la sorpresa è Virginia Raffaele
James Taylor illumina insieme a Giorgia

È Virginia Raffaele la sorpresa della terza serata di Sanremo: l’attrice entra dalla platea nei panni di se stessa e stropiccia il perfezionista Claudio Baglioni.

Il festival conferma gli ascolti (9,7 milioni e il 47.7% per la seconda serata), recupera in gara Ermal Meta e Fabrizio Moro, «assolti» dal sospetto di aver violato il regolamento, e decolla sull’emozione di Poster, nel duetto con i Negramaro. James Taylor illumina la scena con Giorgia, mentre Michelle, acconciatura vintage e abito rosa tempestato di paillettes, anima un flash mob musicale dedicato alle donne.

Sul palco arriva Virginia, e del «dittatore artistico» in pochi minuti non c’è più traccia: la comica spettina Baglioni, lo chiama «sex symbol», acclamato dalle signore, lo sbeffeggia definendolo «lo zio di Gianluca Vacchi», che ha portato al festival «la sua prima fidanzatina, quella che balla con Lo Stato Sociale». Appena un cenno ai politici (”sai che ce n’è uno in platea, finalmente è venuto, dopo tre anni che conduceva un uomo di colore», scherza alludendo a Salvini, atteso domani, e Conti), poi l’attrice imita Michelle Hunziker e Ornella Vanoni, contagia Baglioni che le fa il verso a sua volta proponendo la parodia di un’ancheggiante Belen Rodriguez. Il finale, esplosivo, è il duetto sulle note di Canto (anche se sono stonato), omaggio a Lelio Luttazzi.

A strapazzare il direttore artistico ci pensa anche Pierfrancesco Favino: prima gioca con le citazioni di Noi no, poi fa Steve Jobs e in perfetta pronuncia americana introduce un nuovo device, un prodotto rivoluzionario», il «BaglionOne», il povero Baglioni in versione replicante.

I Negramaro meritano la standing ovation dell’Ariston: dopo aver cantato Mentre tutto scorre e La prima volta, Giuliano Sangiorgi regala un brivido con Poster, in un arrangiamento inedito. Michelle, sempre più padrona della scena - anche quando dimentica di presentare Avitabile e Servillo e rientra di corsa con disinvoltura - porta sul palco i temi della battaglia per le donne: una finta contestazione partita dalla platea diventa un flash mob di un gruppo di attrici e cantanti, in un medley di brani di Baccini, Ligabue, Berté, Bennato che non può che concludersi con la canzone manifesto «Quello che le donne non dicono» di Fiorella Mannoia. James Taylor ha scelto il Rigoletto per la sua esibizione all’Ariston: La donna è mobile, voce e chitarra, è il suo omaggio alla musica italiana. Dopo la hit Fire and Rain, la chiusura con Giorgia è nel segno della classe assoluta con Yoùve got a friend.

Sfilano altri 10 Big in gara: oltre a Meta-Moro e Avitabile-Servillo, tocca a Giovanni Caccamo,Lo Stato Sociale (che portano appuntati alle giacche cartellini con i nomi dei cinque metalmeccanici della Fiat reintegrati dopo il licenziamento, dichiarato illegittimo, ma mai tornati in fabbrica), e ancora Luca Barbarossa, Mario Biondi, Max Gazzè, Noemi, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, The Kolors. Sul palco anche altri quattro Giovani. In base alle preferenze della giuria demoscopica (che vale per il 30%), Mudimbi è in testa, seguono Ultimo, Eva e Leonardo Monteiro. Venerdì si giocheranno la finale.

LA DIRETTA - Parte dalla platea come una finta contestazione a Michelle Hunziker, intenta a cantare «I maschi» di Gianna Nannini, il flash mob di un gruppo di attrici e cantanti che portano sul palco dell’Ariston il tema della battaglia per le donne. «Le donne di Modena» di Francesco Baccini diventa «Le donne di Napoli», poi si passa a «Le donne lo sanno» di Ligabue, «Acqua e sapone» degli Stadio, «Non sono una signora» di Loredana Bertè, «Viva la mamma» di Edoardo Bennato, fino a «Gli uomini» di Mia Martini e «Quello che le donne non dicono», portata al successo da Fiorella Mannoia. “Questa è una battaglia da fare tutti, uomini e donne», ha concluso Michelle, fasciata in un lungo abito rosa da sirena, raggiunta sul palco da Pierfrancesco Favino.

Dolce vita nero e jeans, Piefrancesco Favino fa Steve Jobs sul palco dell’Ariston e dopo aver elencato, in perfetta pronuncia americana, le meraviglie del festival, introduce «un nuovo device, un prodotto rivoluzionario», il «BaglionOne», Baglioni in versione replicante.

Emozione Negramaro al festival di Sanremo. Dopo aver proposto Mentre tutto scorre e La prima volta, Giuliano Sangiorgi rende omaggio a Claudio Baglioni duettando con lui sulle note di Poster, con un arrangiamento rivisitato per l’occasione. «Sono nato con i 45 giri, c’era Questo piccolo grande amore e mia madre e mio padre si innamorarono così», racconta Sangiorgi. «Mi sono accorto che ho amato la musica per colpa di Baglioni. Mio padre, che non c’è più, suonava il piano, poche volte, ma quando lo faceva suonava una canzone tua». Poi invita Baglioni al tour e Claudio risponde: «Prometto». E alla fine è standing ovation.

È Virginia Raffaele la sorpresa della terza serata del Festival di Sanremo. L’attrice torna sul palco che l’ha già vista mattatrice in due edizioni, spuntando dalla platea dove interrompe Baglioni mentre si accingeva a eseguire una sua canzone al piano. Un omaggio a Claudio Baglioni «sex symbol», che fa impazzire le signore, che è stato «il primo emo della storia» e ora è «ancora più bello, come il vino, ogni anno che passa invecchi», che rappresenta «la storia del ’900» e sembra «lo zio di Gianluca Vacchi» e ha portato al festival «la sua prima fidanzatina, quella che balla con Lo Stato Sociale». Virginia Raffaele «mette in mezzo» il direttore artistico di Sanremo nel suo intervento al festival.

Imita Michelle Hunziker e Ornella Vanoni (”Ho visto Gino dietro le quinte, abbiamo fatto l’amore io e Gino”), poi contagia Baglioni che la imita a sua volta facendo la parodia di Belen Rodriguez che ancheggia vistosamente. Il finale, esplosivo, è il duetto sulle note di Canto (anche se sono stonato). L’attrice ironizza anche sulla formula del festival: «Tutti ti stanno omaggiando: la Rai ti ha dato il festival, Mediaset la badante svizzera, è bravissima», e imita Michelle: «Siete meravigliosi, fantastici, Tomaso mi manca, sono 20 minuti che non lo vedo». Questo Sanremo «piace anche ai politici, sai che ce n’è uno in platea, finalmente è venuto, dopo tre anni che conduceva un uomo di colore», dice alludendo a Matteo Salvini e a Carlo Conti. «Ci sono gli omaggi agli artisti di un tempo, Endrigo, Bacalov, Battisti, Baglioni... Non vedo l’ora di vedere Mina, ho visto già Red Canzian che sembrava vero, evviva il Sanremo della musica di Claudio Baglioni».

Nel festival punteggiato dalle canzoni di Claudio Baglioni c’è spazio anche per le citazioni «nascoste» dei suoi brani. Ci gioca Pierfrancesco Favino, che rivolto a Michelle Hunziker - che sfoggia stasera i capelli raccolti - dice prima «Non vogliamo andare in paradiso se non si vede il mare» e «un cielo accenderanno comete come te», dal testo di «Noi no». E Baglioni prova, inutilmente, a rivendicare il copyright.

Al termine delle esibizioni delle altre quattro Nuove Proposte, in testa alle preferenze della giuria demoscopica (che vale per il 30%), Mudimbi è in testa. Secondo Ultimo, terza Eva. Chiude Leonardo Monteiro.

Inizio in versione rockettara per Claudio Baglioni nella terza serata del festival di Sanremo. Entra correndo in scena, chitarra imbracciata, e intona la sua hit Via.

LA PRESENTAZIONE - I Negramaro, con il brano La prima volta e con un duetto virtuosistico tra Giuliano Sangiorgi e Claudio Baglioni sulle note di Poster. Per il filone tributi ai grandi della storia della musica italiana, l’omaggio di Gino Paoli e Danilo Rea a Umberto Bindi (con Il nostro concerto) e a Fabrizio de André. E poi James Taylor, leggenda della musica americana, che debutta all’Ariston con due minuti di Rigoletto, La donna è mobile (eseguita alla chitarra), e un duetto con Giorgia sulle note di Yoùve got a friend. È il parterre dei superospiti della terza serata del Festival di Sanremo, in programma mercoledì 8 febbraio.

Continua la gara dei Giovani con le altre quattro proposte: sul palco sfilano Eva, Mudimbi, Ultimo, e Leonardo Monteiro. Spazio anche a dieci Campioni che fanno riascoltare la loro canzone: Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Giovanni Caccamo, Lo Stato Sociale, Luca Barbarossa, Mario Biondi, Max Gazzè, Noemi, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, The Kolors. Attesi anche Claudia Pandolfi e Claudio Santamaria per presentare la fiction di Rai1 ’E’ arrivata la felicità 2’. Da confermare le indiscrezioni sulla presenza di Nino Frassica. Si conferma anche per la terza serata del festival il meccanismo di voto, con il mix di televoto (40%), giuria demoscopica (30%) e sala stampa (30%).

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