Un classico di Eduardo in scena
«Natale in casa Cupiello» al Donizetti

Da martedì 8 marzo a domenica 13 in scena nell’interpretazione di Fausto Russo Alesi.

Appuntamento da non perdere la prossima settimana nella Stagione di prosa del Teatro Donizetti di Bergamo preparata da Maria Grazia Panigada: un classico come «Natale in casa Cupiello» (8-13 marzo, sempre alle 20,30 eccetto la domenica alle 15,30) di Eduardo De Filippo nella regia e interpretazione di Fausto Russo Alesi (produzione del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa). Questa versione del capolavoro di Eduardo è l’esaltazione della incomunicabilità evidente fra i vari personaggi: con l’approvazione di Luca De Filippo, Fausto Russo Alesi – attore e regista palermitano recente premio Ubu – ha creato un assolo intensissimo in cui convivono tutti i personaggi originali, lanciando una sfida di grandi dimensioni.

L’effetto è talvolta straniante, con un unico interprete che, posseduto da tutte le voci, aiuta il pubblico a vivisezionare le tematiche della commedia: i personaggi appaiono così comunque in scena, in tutta la loro umanità, facendo ritrovare i profondi intrecci umani e sociali, familiari e metaforici, del testo di Eduardo.

Ci vogliono talento, coraggio, serietà e professionalità per progettare e realizzare una versione di Natale in casa Cupiello come quella diretta e interpretata da Fausto Russo Alesi. Il suo non è un monologo, ma un «assolo», in senso musicale. Nel testo di Eduardo, Russo Alesi ha letto la tragica rappresentazione di una «moltitudine di solitudini»: Luca e Concetta Cupiello, i loro figli, il fratello di lui, il genero e gli altri personaggi, pur interagendo continuamente gli uni con gli altri in maniera più o meno conflittuale, sono in realtà inesorabilmente soli. Di qui la scelta, profonda e faticosa quanto «inevitabile», di portare in scena questo splendido testo in forma di assolo, di tanti assoli, uno per personaggio, ai quali Russo Alesi presta il proprio straordinario talento, la propria voce, il proprio corpo.

Questo approccio radicale, che scava nella luce ma soprattutto nelle ombre, nei bui che attraversano una delle commedie più note ed amate di Eduardo, ha trovato l’assenso di Luca De Filippo che ne ha saputo cogliere il senso più profondo, concedendo il permesso per questo trattamento del testo. Fausto Russo Alesi abita le parole di Eduardo con tutta la sua straordinaria, mutevole fisicità. Il suo è un lavoro di rigore e generosità svolto sulla voce, sul gesto, sullo spazio. Fausto restituisce fin nelle più segrete pieghe la straordinaria umanità di un testo, che affonda nell’amarezza, nella disillusione, nella solitudine, l’origine di una popolarità nobile e premonitrice, così da iscriverlo immediatamente tra i classici del teatro.

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