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Digitalizzare il mattone? Una scommessa da #giovanifuturi

Articolo. Il digitale e l’edilizia sembrano mondi lontanissimi. Non è così per il bergamasco Roberto Bonetti, 33 anni, tra gli ideatori di EdilGo, una delle startup più innovative nel settore delle costruzioni

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Roberto Bonetti

EdilGo è un software che aiuta ad acquistare e vendere materiali o servizi edili in modo semplice e veloce. Un’innovazione che vuole rivoluzionare il mondo dell’edilizia. Ne abbiamo parlato con il cofondatore ed Head of Sales Roberto Bonetti.

L’inizio di tutto

Roberto Bonetti ha un background come ingegnere edile e una seconda laura in Ingegneria gestionale, ha studiato la supply chain delle costruzioni con il supporto di Edoardo Arcaini, Direttore Generale Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Bergamo. “La mia pubblicazione è finita in mano a Carlo Andrea Guatterini, anche lui bergamasco, che stava studiando business al Pearson College di Londra ed era interessato a temi affini. Ci siamo incontrati e da lì è nato tutto”.

EdilGo serve a digitalizzare i progetti edili, trasformando un computo metrico in richieste di preventivo strutturate. Utilizza un software e l’intelligenza artificiale per individuare tutte le categorie merceologiche che interagiscono in un dato progetto. Si possono poi utilizzare dei filtri per individuare i diversi fornitori, ad esempio la distanza dal cantiere, il fatturato annuo, le certificazioni. “Questo velocizza moltissimo i processi, migliora l’efficienza e permettere di conoscere nuovi fornitori”, spiega Bonetti.

La nascita della start-up

“All’inizio facevamo brainstorming a distanza io e Carlo, poi abbiamo coinvolto uno sviluppatore, Gilberto Moreno Cruz, conosciuto in Bocconi”, racconta Bonetti. Ci sono voluti tre anni per mettere in piedi EdilGo, anche perché nel frattempo ognuno lavorava ad altro. Nel 2020 il lancio della piattaforma, grazie a LVenture Group, una holding di partecipazioni quotata sul MTA di Borsa Italiana che investe in startup digitali e ne accelera il processo di sviluppo.

Arrivare sul mercato nell’anno del Covid non è stato un problema: “Direi che ci ha aiutato, perché ha sensibilizzato al digitale e abbiamo potuto contattare imprenditori che erano da mesi a casa. Il settore delle costruzioni è il meno digitalizzato, insieme a agricoltura e caccia. Attraverso le demo online possiamo raddoppiare le iterazioni col potenziale cliente. In un anno e mezzo abbiamo interagito con 1.800 imprese di costruzioni”.

Una squadra giovanissima

“Abbiamo triplicato il team in un anno e confermato tutti gli stagisti, ciò ci rende orgogliosi. Contiamo di raddoppiare ancora nel 2022. Ufficialmente adesso siamo in 12 ma stiamo assumendo altre due figure nuove”, racconta il bergamasco. L’età media è sotto i 30 anni: il CEO, Carlo Andrea Guatterini, ha 25 anni ed è l’unico che ha l’edilizia nel sangue, quello della società Costruzioni Guatterini, storica azienda nata negli anni 60, dedita in particolar modo alla ristrutturazione del patrimonio artistico bergamasco, chiusa per gli strascichi della crisi.

“Solo io e Carlo mastichiamo di edilizia”, spiega Bonetti, ma lui non è figlio d’arte: “Mio padre ha lavorato in ambito tipografico e mia madre in casa di riposo. Io vivo ancora ad Albenza, frazione di San Bartolomeo. Non potrei vivere a Milano”.

Il resto di EdilGo è una squadra eterogenea per formazione e provenienza: “Abbiamo un siciliano, tre ragazzi di Sassuolo, due di Bologna, uno di Trento, uno di Porto San Giorgio… Non è facile trovare le persone adatte, spesso ci affidiamo al passaparola. Solo tre sono stati selezionati mediante job post. Essere molto giovani ci avvantaggia: siamo tutti amici e non litighiamo”.

L’importanza delle donne

L’edilizia non è proprio un mondo al femminile, e anche nel settore del digitale il gender gap esiste. Va da sé che trovare donne che lavorino a EdilGo non è facilissimo, ma è importante. “Abbiamo appena assunto una ragazza classe ’91 che si occupa di user experience, mentre da tempo c’è già con noi Melissa a fare supporto clienti: è super empatica e molto preziosa”. Come altri, è finita nella squadra di EdilGo un po’ per caso, finendo per diventarne una delle colonne portanti.

“Me lo dice sempre mia mamma: il punto di vista di una donna è diverso, - commenta Bonetti - per questo è importante siano presenti anche nei settori maschili, per portare idee nuove”.

La passione, antidoto allo stress

“Lavoriamo tanto, ma la molla è la passione, non sono i soldi. Siamo davvero convinti di potere aiutare tutto il settore edile, fornendo una soluzione innovativa e facile da utilizzare, per tutti. La tensione è stemperata da questa passione. Mi interessa molto anche la formazione, per questo non perdo occasione di andare nelle scuole superiori a parlare di digitalizzazione dei processi”.

Giovani e appassionati, ma anche con un’organizzazione ferrea: “Una cosa che mi piace molto è che siamo organizzati quasi peggio di una multinazionale, conclude Bonetti - non c’è niente lasciato al caso e questa è la base di un potenziale successo. Siamo strutturati molto bene, ognuno ha la sua fetta di responsabilità. Per questo, se dovessimo avere successo, non sarà merito della fortuna”.

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