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Con «Osiovola» la passione per i cieli decolla

Articolo. Il 30 settembre e 1° ottobre Osio Sotto dedica due giorni alla passione per il volo, tra velivoli a grandezza naturale, modellini, giri in elicottero, laboratori e tanti stand che faranno la gioia degli appassionati e non solo. Grandi novità di quest’anno sono i voli in mongolfiera e la presenza di un simulatore di volo

Lettura 6 min.

Il mito di Icaro nasce nell’antica Grecia per raccontare un desiderio che da sempre ha accompagnato l’uomo: librarsi nel cielo come un uccello. Se Madre Natura non ci ha dotato degli strumenti adatti, nel corso della storia ci siamo comunque ingegnati a crearceli a modo nostro. Dai primi rudimentali velivoli dei fratelli Wright sono passati ormai 120 anni e da allora la tecnologia si è evoluta enormemente, ma la passione e il desiderio di spiccare il volo sono sempre quelli che hanno accompagnato quei primi voli pionieristici.

Forse non tutti sanno che i primi voli nella bergamasca sono stati fatti proprio a Osio Sotto nel 1911, nella radura di un un campo verso il fiume in località Rasica. Ecco che allora la città rinnova questo suo forte legame con il volo regalandoci «Osiovola»: due giorni dedicati alla sua conoscenza e alla divulgazione di ciò che ruota attorno a questo grande sogno dell’umanità.

Lo spettacolo

Se avete sempre voluto conoscere segreti e curiosità sul volo non perdete lo spettacolo «Stasera vola con me», che si terrà sabato 30 settembre alle 20.45 al Centro sociale Barbisotti (ingresso libero senza prenotazione). Sarà infatti l’occasione per assistere a una serie di interventi di esperti e appassionati, alternati a proiezione di filmati, per scoprire i vari tipi di macchine volanti: parapendio, deltaplano, ultraleggero, aeromobile degli aeroclub, da volo acrobatico e deltaplano. Ci saranno tantissimi tipi di “volatili” e sotto la guida degli esperti ne scoprirete differenze e segreti. Abbiamo chiesto qualche dettaglio a uno degli organizzatori: Ciro Santoro, appassionato di aeronautica e pilota di ultraleggero. «Partendo dall’esperienza di aereo che la maggior parte di noi ha fatto, decollando da Orio coi famosi aerei dai sedili blu e gialli, cercheremo di capirci un po’ di più su come volano gli aerei. Lei, ad esempio, lo sa come fa a volare un aereo?».

La domanda mi spiazza e nonostante il fratello ingegnere mi rendo conto che… no, effettivamente non ne ho idea! Ipotizzo il motore (spoiler: risposta errata) e così Ciro inizia a parlarmi del concetto di portanza, cioè di come la particolare forma e curvatura dell’ala faccia sì che, penetrando nell’aria, si generi un risucchio che, appunto, permette all’aereo di volare. E vi assicuro che spiegato da lui perfino a me sembra di capirci qualcosa, nonostante tutte le doti ingegneristiche in famiglia siano finite altrove. Durante la serata non ci saranno solo spiegazioni, mi assicura, ma saranno proiettati brevi filmati, raccontate dal vivo esperienze di volo (ad esempio il primo volo in solitaria di chi sta imparando a pilotare), lette pagine tratte da «Il Gabbiano Jonathan Livingston» di Richard Bach e perfino brevi canzoni accennate dal vivo, tutto per evocare la poesia del volo accanto alle spiegazioni più tecniche.

«Lo scopo dell’iniziativa è divulgativo – spiega Ciro – Sollecitiamo il pubblico a partecipare e lasciarsi entusiasmare perché abbiamo come obiettivo diffondere la nostra passione, anche come orientamento ai giovani per la scelta degli studi e della futura carriera. Anche per questo abbiamo indetto un concorso per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, con in palio un volo in elicottero e durante lo spettacolo sarà premiato l’elaborato vincitore. Parleremo poi dei vari luoghi dove è possibile imparare a volare nei dintorni, come gli Aeroclub di Bergamo e Valbrembo e lasceremo spazio anche alle domande del pubblico. Il nostro scopo è raccontare, evocare e soprattutto sollecitare».

La giornata di volo

Dalla teoria alla pratica. L’intera giornata di domenica 1°ottobre sarà dedicata alle esperienze dirette. Ci saranno tre postazioni nel centro di Osio Sotto con tanti stand da scoprire ed esperienze da fare, dando vita ad una vera e propria fiera del volo dalle 10 alle 18.

Partiamo dalla piazza centrale, dove troverete una ventina di stand di espositori, fra associazioni, gruppi di volontariato, scuole di volo, collezionisti ed esperti, tutti dedicati al tema del volo. Fra questi ci sarà il Gruppo Quartieri di Osio, che esporrà il gigantesco shuttle di polistirolo (circa 6 metri di lunghezza), realizzato in occasione dello scorso carnevale e che sarà a disposizione di grandi e piccini per le foto. Il gruppo Falchi Bergamaschi inviterà i bambini sul sagrato della Chiesa per costruire insieme piccoli aeromodelli con materiali semplici come polistirolo e carta e per partecipare a tanti laboratori. Troverete gli «Oriospotters», il gruppo di fotografi che immortala i velivoli all’aeroporto di Orio, e anche l’Esercito Italiano, rappresentato dal Terzo Reggimento Aquila di Bergamo, e il Club Frecce Tricolori di Calusco.

La chicca sarà un enorme aliante con le ali spiegate, portato dall’Aeroclub di Valbrembo, che, con la sua apertura alare di 20 metri, eguaglierà quasi la lunghezza del municipio davanti a cui verrà esposto. Sarà possibile provare a sedersi (o meglio stare quasi sdraiati) nell’abitacolo e immaginare di librarsi sulle ali del vento. Altra novità da non perdere il simulatore di volo portato dall’Associazione Arma Aeronautica di Bergamo, che si aggiunge al simulatore che arriverà direttamente dal famoso parco di «Volandia», il museo del volo situato accanto al terminal 2 di Malpensa. Il simulatore riproduce un vero pezzo di aereo, con i volontari che vi faranno accomodare per provare una straordinaria esperienza di volo virtuale con l’ausilio di visori 3D. E dopo tante emozioni alle 17 non perdetevi il concerto «Musica nell’Aria» dei Disaster Zone.

Poco distante, nel parco di Via Libertà, la seconda area della fiera vi riserverà un’altra sorpresa. Nel pomeriggio troverete infatti una vera mongolfiera a bordo della quale sarà possibile sperimentare il volo vincolato, ossia una salita di qualche decina di metri rimanendo ancorati a terra. I voli inizieranno indicativamente intorno alle 17-17.30 (in base alla temperatura dell’aria perché le mongolfiere volano meglio al freddo) e si protrarranno fino alle 20-21, per godere di suggestivi voli al buio illuminati dal fuoco del bruciatore. L’esperienza è gratuita ma bisogna prenotarsi in mattinata presso l’area del mercato.

Terza e ultima tappa l’area del mercato dove, oltre allo stand delle prenotazioni per la mongolfiera, fin dal mattino troverete il Gruppo Alisei, aeromodellisti di Osio Sotto, eredi dello storico primo campo volo bergamasco. Ci saranno inoltre un deltaplano a motore che sarà messo in moto per spiegarne il funzionamento e un enorme aeromodello del GAB – Gruppo Aeromodellisti di Bergamo – con apertura alare di 3 metri, vincitore di un concorso italiano di aeromodellismo.

Il gruppo di aquilonisti AerLev di Levate organizzerà nel pomeriggio (quando c’è più vento) un laboratorio per bambini per costruire e far volare insieme gli aquiloni, mentre sin dal mattino a volare sarà un vero elicottero, su cui potrete salire per provare l’ebrezza del volo (costo 50 € a persona, prenotazioni in loco il giorno stesso insieme a quelle della mongolfiera).

La seconda edizione

«Osiovola» nasce nel 2022, come ci racconta l’assessore alla Cultura Daniele Pinotti, ideatore e una delle menti organizzative della manifestazione. «Posso dire che “Osiovola” è stata una mia felice intuizione dello scorso anno, da grande appassionato di volo ed ex studente dell’istituto aeronautico. Mi sono ricordato che da bambino avevo visto una manifestazione a Osio dedicato al tema volo, organizzata proprio da Ciro, che all’epoca era assessore alla Cultura e poi è stato mio professore alle medie. Così l’ho contattato e si è davvero scatenata una tempesta positiva che ha coinvolto tantissime realtà e figure, in particolare i Quartieri e la sezione di Osio Sotto dell’associazione Arma Aeronautica, che proprio l’anno scorso ha festeggiato il 50° anno di fondazione».

«Esatto – lo incalza Ciro – Ci siamo detti “Proviamo” ed è andata talmente bene che abbiamo deciso di riproporla anche quest’anno!». «Inoltre quest’anno – prosegue Daniele – il Comune ha ottenuto il contributo regionale del bando “Restiamo Insieme” per attività da proporre a bambini e ragazzi da 0 a 17 anni. Abbiamo voluto utilizzare una parte di quei fondi per arricchire “Osiovola”, in particolare con il simulatore di “Volandia” che è davvero molto realistico e avrà una funzione di orientamento per i ragazzi, vista la grande richiesta di piloti nel mercato del lavoro. Anche la possibilità di avere i voli in mongolfiera gratuiti è merito del bando».

«La città di Osio ha uno stretto legame col volo ci tiene a sottolineare Ciro – Possiamo ragionevolmente dire di essere i pionieri del volo in provincia di Bergamo e in piazza troverete un cartellone con la documentazione raccolta da Marino Paganini, studioso di storia locale, che l’anno scorso ha consentito al Gruppo Quartieri la realizzazione di una vera e propria rievocazione storica di quei primi esperimenti di volo con le “macchine volanti” nel 1911. Anche oggi Osio è una città affezionata al volo perché ci troviamo proprio sulla rotta di uscita da Orio e perciò abbiamo familiarizzato con gli aerei che sfrecciano ogni giorno sulle nostre teste».

E prosegue raccontandomi un ricordo particolarmente caro. «Quando insegnavo, una mattina eravamo fuori per l’intervallo e ho sentito arrivare un aereo. Abituato a conoscerne le rotte ho capito che stava proprio per passare davanti al disco del sole, così ho richiamato i ragazzi invitandoli a guardare per terra, e hanno potuto così coglierne l’ombra rapidissima ma ben definita che saettava sul prato. È stato un momento davvero suggestivo per loro». «Gli aerei – conclude Ciro – ci passano sopra tutti i giorni, quindi vale la pena capirne un po’ di più. Con manifestazioni come queste il nostro paese vola, si fa largo, si promuove. Anche per questo il nome dell’evento è “Osiovola”. È bello vedere come questa e altre iniziative dell’assessorato alla Cultura abbiano avuto successo ed è giusto continuare a sollecitare la vita comunitaria attraverso queste proposte».

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