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La «Fiera di Sant’Alessandro» torna a celebrare la terra e i suoi prodotti fra tradizione e innovazione

Articolo. Il mondo contadino torna a far mostra di sé in uno degli appuntamenti più importanti del calendario bergamasco. Da venerdì 2 a domenica 4 settembre, infatti, torna la manifestazione a carattere regionale dedicata al mondo rurale organizzata da Promoberg e Bergamo Fiera Nuova e allestita, per la diciannovesima volta, nel polo fieristico di via Lunga

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Un appuntamento secolare che quest’anno, in maniera ancora più concreta e decisa, vive il divario fra tradizione e innovazione, tra una cultura contadina che ha nel legame con la terra la sua radice più profonda e un confronto con le nuove tecnologie che stanno trasformando il futuro del settore. Ci sarà tutto questo nella tre giorni che ogni bergamasco, piccolo e grande, conosce e attende. Non mancheranno le macchine agricole, gli animali, gli spettacoli e le dimostrazioni che caratterizzano questa sorta di grande fattoria la cui famiglia, ogni anno, si dà appuntamento a fine estate, facendosi conoscere al grande pubblico e incontrando gli addetti del settore.

Un orizzonte carico di difficoltà e speranze

La «Fiera di Sant’Alessandro» quest’anno si arricchisce di un significato ulteriore. Il mondo agricolo che racconta – da sempre espressione di un lavoro molto duro, che segue i ritmi della natura più di quelli dell’uomo, carico di bellezza ma terribile nella sua crudezza – sta vivendo un periodo complicato da moltissimi fattori.

«È stato uno degli anni più difficili» racconta Roberto Fumagalli, allevatore e titolare dell’omonima società agricola Fumagalli S.S. di Bottanuco. «Le materie prime sono aumentate fino al 200%, il gasolio agricolo sta diventando una spesa difficile da sostenere, mentre le bollette dell’energia elettrica sono già più che triplicate. Infine, la secca ha tagliato del 40% la raccolta di mais, alimento principale dei nostri bovini».

Per un settore costellato di piccole aziende, spesso a conduzione familiare in cui l’impresa passa di padre in figlio per generazioni, come è l’esempio della società agricola Fumagalli, il futuro ha il sapore dolce amaro di una strada costellata di pesanti imprevisti. «Rispetto a tanti anni fa, tante cose sono cambiate – spiega l’agricoltore – penso per esempio al benessere dell’animale che è diventato un elemento centrale della vita della fattoria. Vogliamo che le nostre mucche e maiali stiano bene e questo aumenta la qualità e i numeri della produzione, ma allo stesso modo se i costi ci strangolano non possiamo costringere gli animali a produrre di più come farebbe un altro settore incrementando il lavoro delle macchine. C’è una questione etica che non possiamo sottovalutare».

L’agricoltura è, nei fatti, un settore vivo nel senso più concreto della parola e il dover sottostare a logiche di mercato è pericoloso non solo per la buona salute delle aziende, ma anche per la qualità della vita degli allevamenti. «Dobbiamo continuare a lavorare, anche quando lo facciamo in perdita e questo rende tutto più complicato» spiega Fumagalli.

Ma il 2022 è stato, in particolare, l’anno della siccità che ha colpito come non aveva fatto prima. «Chi lavora nel nostro settore sa come intervenire per evitare gli sprechi – spiega l’allevatore – e guardiamo alle nuove tecnologie per efficientare la produzione di energia, sperando che le cose migliorino. È importante che le persone vedano come lavoriamo e conoscano gli sforzi che facciamo».

Nuovi macchinari e tecnologie per tracciare una strada differente

La «Fiera di Sant’Alessandro» è da sempre un’occasione per vedere le grandi macchine agricole esposte. I trattori sono la seconda categoria merceologica più rappresentata in fiera, dopo i prodotti tipici dell’agroalimentare, seguiti dalla zootecnia e dall’equitazione.

Quest’anno, per tutti la parola d’ordine in materia di mobilità sarà «elettrico». Ci crede fortemente Gianfranco Miclini, che lavora nel settore dei macchinari agricoli da 75 anni, da quando l’azienda in cui ora lavorano i figli è stata fondata da suo padre. «Porteremo in esposizione un nuovo veicolo commerciale leggero, pensato in particolare per chi lavora con le amministrazioni pubbliche, adibito al trasporto di merci e persone» spiega il titolare, che racconta come abbiano deciso di diventare distributori di questo veicolo, agile e sostenibile, full elettric e made in Italy.

«È costruito interamente a Pozzuolo Martesana – spiega Miclini, che conclude – l’elettrico è il futuro, non c’è altra possibilità».

Attenzione e formazione per prepararsi a un domani più sicuro

La «Fiera di Sant’Alessandro» non è solo esposizioni e spettacoli, ma un appuntamento atteso in maniera significativa dagli operatori e da chi desidera approfondire tematiche di grande attualità. Più d’uno saranno i seminari tecnici in programma già a partire da venerdì 2 settembre al Centro congressi della Fiera, promossi in particolare dall’ATS di Bergamo, Regione Lombardia e Inail.

Particolarmente atteso è quello che tratta il tema degli infortuni del settore, in programma sabato 3 settembre fin dal mattino e intitolato: «Infortuni in Agricoltura: perché? Situazioni, attrezzature utilizzate e possibili soluzioni». Vi interverranno Giovanni Cortesi e Andrea Pasqualini del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Bergamo; Vincenzo Laurendi del Dipartimento Innovazione Tecnologica per la Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici di Inail; Angelo Romanelli dell’Unità Operativa Territoriale di Certificazione Verifica e Ricerca di Bergamo di Inail, mentre la moderazione sarà affidata a Giuseppina Zottola, direttore dell’U.O.C. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di ATS Bergamo.

Proprio la dottoressa Zottola spiega: «Quella della “Fiera di Sant’Alessandro” con i convegni formativi è una consuetudine che solo la pandemia aveva interrotto. Quest’anno torniamo a parlare di infortuni concretamente, presentando cinque tipologie diverse, dal rischio nel taglio degli alberi, all’uso delle macchine agricole e forestali, fino ai pericoli in allevamento, dando indicazioni utili su come affrontarli soprattutto alle piccole aziende».

Info e orari

Anche quest’anno, l’ingresso alla «Fiera di Sant’Alessandro» sarà gratuito per l’intera giornata inaugurale di venerdì con orario dalle 14.30 alle 22.30. Sabato dalle 9 alle 22.30 e domenica dalle 9 alle 19 è previsto un biglietto d’ingresso di 8 euro, ridotto a 6 euro per i ragazzi da 12 a 16 anni compresi e per gli over 65. Agevolazioni sono previste per chi acquista il biglietto d’ingresso online sui siti fieradisantalessandro.it e bergamofiera.it.

Il self service, il Saloon e la Griglieria in area esterna consentiranno al pubblico anche una gustosa pausa durante la visita in fiera.

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