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«Mercatanti in Fiera» porta l’Europa sul Sentierone

Articolo. Da giovedì 12 a domenica 15 ottobre torna in centro a Bergamo la 21esima edizione dell’amata rassegna di sapori europei. Il centro rinnovato ospiterà ben 110 bancarelle da tutta Europa e da diverse regioni italiane, tra artigianato e street food con specialità gastronomiche internazionali: una festa per gli occhi e per il palato

Lettura 4 min.

Questo weekend a Bergamo sarà possibile fare un affascinante viaggio attraverso l’Italia e l’Europa senza prendere treni o aerei. Basterà infatti fare una passeggiata lungo il Sentierone per visitare «Mercatanti in Fiera», il mercato europeo giunto quest’anno alla 21esima edizione. Nel 2023 la fiera torna finalmente a pieno regime, occupando la storica area nella sua interezza, dopo lo stop del 2020 e i successivi lavori di riqualificazione del centro, che hanno ridotto la superficie della manifestazione nelle due edizioni successive.

«La prima edizione di “Mercatanti in Fiera” risale al 1999», come ci racconta Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti, «ed è stato il primo evento che ha dato l’idea ai bergamaschi di usare il centro piacentiniano per ritrovarsi e fare festa. All’epoca per stare insieme all’aperto c’era solo il piccolo dehors del Balzer, ma con quest’evento siamo riusciti a dare una nuova idea del vivere cittadino. Il centro Piacentiniano, abbellito dai recenti lavori di riqualificazione, in questi quattro giorni sarà pieno di sapori e colori ma non solo: ciò che mi colpisce ogni anno è sentire parlare tutte queste lingue diverse, sembra davvero di essere nel cuore dell’Europa!».

Specialità dal mondo

«Stiamo parlando di una manifestazione che richiama ogni anno circa 100mila persone in quattro giorni, un bel traguardo!», sottolinea orgoglioso Rossi. Vediamo i numeri che compongono questo successo. Saranno ben 110 le bancarelle ospitate sul Sentierone, con operatori provenienti da diverse regioni d’Europa e qualcuno anche dal resto del mondo. Quindici le regioni Italiane rappresentate: Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Piemonte, Puglia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Basilicata, Liguria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Abruzzo e Calabria.

Saranno presenti anche numerosi operatori locali con i prodotti del territorio: salumi, polenta e casoncelli e gli immancabili formaggi. In occasione dell’anno della Capitale Italiana della Cultura le eccellenze di Bergamo e Brescia, specialmente i formaggi, parteciperanno a una saporitissima sfida sui banchi a chi riscuoterà maggior successo di pubblico.

A proposito di cibo, come ogni anno sarà possibile gustare sul posto tantissime specialità europee provenienti da Olanda, Belgio, Germania, Austria, Francia, Grecia, Russia, Inghilterra, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia, Scozia, Ungheria, Lituania e naturalmente Italia. Ma non solo, ci saranno stand di cucina internazionale anche da Messico, Brasile, Eritrea e, novità di quest’anno, anche dall’India.

La rinnovata disponibilità di spazi più ampi ha permesso il ritorno di operatori assenti nelle ultime edizioni, come i cioccolatini dal Belgio, il fritto misto di pesce dalla Liguria e i prodotti in ambra naturale dalla Polonia. Accanto a loro si riconfermano i grandi classici come i biscotti bretoni, i brezel austriaci, il cannolo ungherese, la birra ceca, le crêpes olandesi e le ceramiche inglesi e lituane. Come la scorsa edizione Piazza Dante sarà ricoperta dal tappeto di fiori del fiorista olandese, con il suo vasto assortimento di bulbi, coloratissimi ciclamini e piantine, quella stessa piazza che anticamente ospitava il mercato degli animali quando la fiera di Sant’Alessandro si svolgeva in città. Il centro Piacentiniano torna così alla sua vocazione originaria, quando i commercianti arrivavano da lontano per scambiare qui le loro merci.

«Ogni anno riceviamo più di 300 richieste di partecipazione degli operatori – sottolinea Rossi – a fronte di un numero effettivo di circa 70-80 partecipanti gli anni scorsi e 110 quest’anno, ciò significa che possiamo scegliere fra le proposte e di conseguenza mantenere alta la qualità merceologica. Inoltre riserviamo sempre dei posti a negozi, bar e ristoranti bergamaschi che vogliono provare a scendere in piazza. Per esempio quest’anno posso anticiparvi la partecipazione per la prima volta di un negozio di modellismo sito in via S. Alessandro».

Un evento nel cuore dei bergamaschi

Dalla prima fiera è passato ormai molto tempo, come ricorda Rossi: «Le prime tre edizioni si sono svolte ogni due anni perché era molto più complicato da organizzare e la segreteria organizzativa comunicava solo via fax con le delegazioni dei vari Paesi che ci proponevano i nomi degli operatori. Adesso con le comunicazioni via mail non ci sembra vero, è diventato molto più semplice. Non dimentichiamoci però che l’Europa veniva a Bergamo già nel ’99: adesso ci sembra normale ma allora è stata un’idea innovativa».

Un’idea che ha una ricaduta positiva su tutta la ricettività bergamasca. «Con 110 bancarelle e una media di 2-3 persone a gestirle, stiamo parlando di circa 250 imprenditori che vengono a Bergamo dall’estero o da fuori provincia, e si appoggiano alla ricettività e alla ristorazione locale – precisa il vicedirettore di Confesercenti – Quello di Bergamo è uno dei mercati europei più apprezzati e i partecipanti, una volta tornati a casa, portano le loro impressioni positive sulla città ai conoscenti, invogliandoli a venire a visitarla».

Per quattro giorni il centro si animerà fino a tarda sera. «È bello vedere Bergamo che in quei giorni fa festa, non sempre è una città vivissima, anche se negli ultimi anni tante iniziative hanno portato la gente per le strade, ma durante i “Mercatanti” il centro davvero si trasforma: si mangia all’aperto fino a mezzanotte, ci sono tanti giovani, viene gente da tutta la provincia, ma anche da fuori regione con pullman organizzati. In concomitanza con “BergamoScienza” a ottobre Bergamo diventa davvero attrattiva». Anche se, fra tanta gente che arriva, una persona mancherà: Giulio Zambelli, il presidente ANVA Confesercenti (il sindacato che riunisce gli ambulanti bergamaschi) che è mancato l’anno scorso. «Nell’organizzazione dell’evento abbiamo sempre lavorato fianco a fianco. Questa sarà la prima edizione senza di lui, che era il cuore pulsante di questa manifestazione, e vogliamo raccogliere il suo entusiasmo nel portare avanti i Mercatanti».

Insomma, giunta alla sua 21esima edizione, la manifestazione è ormai una tradizione fissa per la città di Bergamo e ognuno dei suoi abitanti ha almeno una bancarella preferita che non vede l’ora di visitare durante la fiera. Personalmente faccio sempre scorta di bulbi olandesi e biscotti bretoni, ma amo farmi tentare anche dalle numerose proposte culinarie. E fra amici che impazziscono per le mini crèpes olandesi, per gli indumenti in lana finlandesi o per le ceramiche inglesi, una cosa è certa: con chiunque andrete a fare un giro alle bancarelle, troverà sicuramente qualcosa di suo gusto. Provare per credere!

Informazioni pratiche

«Mercatanti in Fiera» si svolgerà da giovedì 12 a domenica 15 ottobre in centro a Bergamo sul Sentierone.Le bancarelle apriranno tutti i giorni alle 9. Da giovedì a sabato rimarranno aperte fino alle 24, mentre domenica chiuderanno alle 22.00.

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